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TARE:”Candreva conquisterà la Lazio. Honda poteva farci fare il salto di qualità. Volevo fare qualcosa d’importante per la squadra. Vanno tutelate le squadre che rappresentano l’Itala in Europa”
Il diesse biancoceleste parla durante la presentazione di Candreva
TARE:”Candreva conquisterà la Lazio. Honda poteva farci fare il salto di qualità. Volevo fare qualcosa d’importante per la squadra. Vanno tutelate le squadre che rappresentano l’Itala in Europa”
Il diesse biancoceleste parla durante la presentazione di Candreva
Igli TARE incontra la stampa prima della presentazione del neo acquisto Antonio CANDREVA. L’albanese tratta anche tutti gli argomenti che hanno scaldato la piazza nelle ultime settimane: dal mercato agli infortuni, dal meteo fino alle spaccature nello spogliatoio.
Ecco le sue parole:
Su Candreva
“Sappiamo tutti la storia di questo mercato, all’ultimo giorno abbiamo deciso di prendere in prestito Antonio Candreva. Fa parte del gruppo di giocatori che abbiamo seguito in estate per le caratteristiche di gioco, nei nostri pensieri faceva parte del gruppo che volevamo portare a Roma. Nel caso in cui gli obiettivi non fossero andati a buon fine sapevamo già di puntare su di lui. La sua storia calcistica parla chiaramente, ha giocato nelle Juve nella nazionale ha caratteristiche utili per il gioco e la squadra. Ha cambiato tanto negli ultimi anni, ma è giovane le piazze giuste e le motivazioni ti possono far fare il salto di qualità e dare una svolta alla carriera. Lui deve vincere una scommessa e spero che in questi momenti di difficoltà prenderà un peso improntate in campo, si è visto già qualcosa a Genova, ha tutte le carte per conquistare la Lazio e i tifosi”.
Su Honda
“Per essere onesto sono rimasto male per i fatti che sono successi, abbiamo fatto un progetto iniziato dalla vittoria in Supercoppa, da lì siamo cresciuti, ma ci vogliono tempo e fatti. Pensando indietro la società ha dimostrato di saper portare giocatori importanti. Nel mercato ci sono state delle difficoltà sia in entrata che in uscita. La proposta che abbiamo fatto per Honda è stata tra le più elevate di questo mercato, ho seguito di persona la cosa anche andando in Russia, la Lazio ha offerto 13 milioni più Carrizo. Honda era un acquisto programmato per l’estate, abbiamo deciso di anticipare i tempi per le assenze che aveva la squadra. Fino all’ultimo abbiamo tentato di mettere nell’operazione Carrizo per aprire al tesseramento di un giocatore extra-comunitario, ma non ci siamo riusciti. Poi col suo procuratore abbiamo cercato di piazzarlo in Argentina. Quando anche questa procedura è saltata, l’abbiamo lasciato andare. Non abbiamo voluto commentare questa storia per nostri motivi. Le società russe ti danno mille difficoltà. Lavorando di nascosto, lavori in serenità. Comunque è un giocatore integro. In una settimana sarebbe rientrato in gruppo”.
Su Nilmar
“Verso le 17 di Martedi, a due ore dalla chiusura del mercato, il presidente aveva raggiunto un accordo per 11 milioni. All’ultimo momento il Villareal ha chiesto delle fidejussioni bancarie che era impossibile garantite nel poco tempo a disposizione. Ecco il mio nervosismo. Volevo fare qualcosa d’importante per la piazza, l’allenatore e la squadra.”
Su Krasic
“Krasic la Juve non voleva cederlo in Italia, la volontà del giocatore era quella di venire alla Lazio anche se poi all’ultimo momento ha cambiato le carte in tavola volendo venire solo in prestito per 4 mesi. Marotta con la sua apertura ci ha spinto a spingere, ma con quella formula non andava bene. Sapete quanto non mi piace parlare davanti ai microfoni ma sono onorato di lavorare per la Lazio, nelle difficoltà ho ancora più stimoli e motivazioni.”
Su Cisse e Sculli
“Cisse ci siamo consultati, il giocatore voleva andare e lo abbiamo lasciato partire solo all’ultimo come abbiamo fatto con Carrizo. Sculli è tornato a Genova per motivi familiari, abbiamo preso atto delle sue decisioni. Noi abbiamo deciso di mantenere in rosa un giocatore come Alfaro, ci ha convinto e l’allenatore è contento. Non è stato un ragionamento per indebolire la rosa, ma fatto Nilmar all’ultimo ha chiesto delle fideiussioni bancarie per scontare subito il pagamento ma era impossibile a due ore dalla chiusura del mercato”.
Su Lotito
“So che fatica fa il presidente e la Lazio per prendere giocatori del calibro di Klose ed Hernanes che fino a poco fa non potevano venire alla Lazio. So che sacrifici fa la società per fare tutto questo, e sentire in Radio certi discorsi fa male dopo un duro lavoro. Sono convinto che in estate continueremo a crescere, e spero che la gente capisca che tutte le società italiane hanno avuto difficoltà. Non mi sembra che il Milan, l’Inter, il Napoli, la Roma, siano riuscite a concludere operazioni importanti”.
Sui presunti litigi e sull’ambiente
“Tutti quanti hanno avuto delle difficoltà nessuno ha potuto fare trasferimenti importanti, noi ci dobbiamo prendere delle responsabilità ma mi dispiace quando si cerca di creare le spaccature, come le voci su presunti litigi. Vivo da qualche anno a Roma so che vuol dire lavorare qui abbiamo fatto tutto con la consapevolezza di rinforzare questa società”.
Sugli infortunati
“Abbiamo avuto degli infortuni che qualsiasi squadra del mondo tra i 10 e i 12 infortunati va in difficoltà. Lunedì rientra Dias, Mauri piano piano la settimana prossima potrebbe essere in gruppo. Anche Kozak e brocchi potrebbero tornare, la squadra è completa I giocatori stanno dando tutto quello che hanno, spero che questo si possa riconoscere e che anche da parte vostra non manchi il sostegno alla squadra. Ci aiutano tanto i risultati perché con loro è più facile fare questo lavoro. Ora speriamo che rientreranno calciatori fondamentali. Penso che la squadra continuerà il cammino verso i nostri obiettivi”.
La competitività della rosa
“Due anni fa, quando non eravamo forti, parlavamo di Zarate e Matuzalem. Spendemmo 28 milioni in un colpo. Abbiamo avuto difficoltà nel mercato estivo, ma andammo avanti di concordo con l’allenatore senza fare acquisti per sei mesi. Poi arrivarono Biava, Dias, Floccari, ecc. La squadra è più forte dell’anno scorso. Io difenderò i miei ragazzi fino alla fine. Stanno dando tanto, anche a livello di sacrifici. Noi saremo qui per loro. Dall’altra parte la stampa da sempre positività, qui invece c’è sempre qualcosa di negativo. La critica ti fa cresce, ed è costruttiva. Io seguo molto attentamente tutti gli articoli, sento le radio. In questo momento capisco la piazza. Io so cosa sbagliamo, ma so anche i sacrifici che fa il presidente. Ora abbiamo bisogno di amore per la squadra. Speriamo di festeggiare a fine stagione qualcosa d’importante”.
Sul suo ruolo
“Chi fa il mio mestiere sa come funzione questo lavoro. Non lo dico come giusti fazione. Se mi danno la possibilità di fare una trattativa con delle aperture, devo fare delle scelte e prendermi delle responsabilità. Io ho scelto di seguire fino alla fine i nostri obiettivi. Non mi piace vendere cose per altre. Se noi non avessimo offerto 13 milioni più Carrizo al CSKA, voleva dire tanto. Noi sappiamo che dobbiamo fare il salto di qualità con un giocatore del genere. Per scelta nostra siamo andati avanti fino in fondo su di lui, sperando fino all’ultimo giorno. Questo è un percorso che non vuol dire che ci siamo svegliati tardi. Chi lavora con me, sa che io seguo tutto il mercato mondiale. So i ruoli e i giocatori che servono, come il gruppo deve crescere. I risultati ci aiutano, perché ti permettono di fare certe trattative. Penso che lo dimostreremo in futuro con il lavoro”.
Sugli svincolati
“Non so da dove sono nate queste voci. Quando sono arrivato in ufficio ho pensato ‘Che è successo?’. Non abbiamo intenzione di portare giocatori fermi da tempo, che non ti danno la certezza di essere pronti per aiutare la squadra. Lo ribadisco. Non prendiamo in considerazioni gli svincolati”.
Su Guarin
“Reja ha ragione quando dice che era un nostro obiettivo. In estate l’abbiamo trattato. Non è stato possibile acquistarlo, perché la richiesta era esagerata. L’ho seguito con grande attenzione anche a Gennaio, e quando abbiamo saputo che era saltato il trasferimento alla Juventus ci siamo inseriti. Purtroppo c’era il problema del suo infortunio, grave, che non sapevo. Rimarrà fuori fino alla fine del mese, quindi abbiamo preso le distanza. Non era utile da subito. Fra domenica e lunedi,l’Inter ha fatto di tutto per chiudere la trattativa e si è presa le problematiche”.
Su Genoa vs Lazio
“Non mi piace fare la vittima. Noi facciamo un lavoro con dignità. Una società come la Lazio, è una società importante. Io che ho la possibilità di girare il mondo e presentare il nome della Lazio, me ne rendo conto. Quello che è successo domenica, è un esempio importante. Ci vuole buon senso per tutto, soprattutto per le società che rappresentano l’Italia in Europa, dove noi abbiamo perso un posto Champions anche per questi motivi. Vogliamo essere compresi. Ci sono state difficoltà immense. Anche dopo la gara di Genova, continuiamo a non allenarci nel nostro centro. Volevamo rinviare una partita che non doveva essere giocate. La risposta è che il campo era riscaldato. Non era così. Giocare una gara in quelle condizioni non è possibile. E questo l’avevo detto prima della partita. Non allenarsi per 2-3 giorni, non hai certezze. Poi se quando entri ti saltano Hernanes, Rocchi e Stankevicius su un campo di pattinaggio, ci rimani male. La Roma ha rinviato 2 volte la partita con l’Inter. Poteva essere fatto anche con noi”.
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