LOTITO: “Non basta costruire solo gli stadi per ridurre il gap con le altre squadre europee…”

LOTITO – Il presidente Claudio Lotito è tornato a parlare della questione relativa allo stadio di proprietà durante il convegno sul “Bilancio e l’informativa economico-finanziaria nell’economia delle società di calcio” tenutosi oggi pomeriggio a Roma. Ecco le sue parole riportate da ‘repubblica.it‘: “Il calcio è un mondo fatto di contraddizioni e un sistema ingessato su alcune logiche consuetudinarie. Già nel 2004 parlavo di stadi polifunzionali, aperti 365 giorni l’anno. Oggi tutti parlano del fenomeno Juve che però, senza togliere loro alcun merito, ha impiegato undici anni per avere le concessioni. In più non si tratta di uno stadio che risolve i problemi. Uno stadio serio non costa 20 o 50 milioni, ma ne costa centinaia. La sola struttura non produce reddito e non risolve i problemi di competitività con il resto dell’Europa. Il valore aggiunto si potrà avere solo con la costruzione di una cittadella dello sport, dove il tifoso può partecipare indirettamente alla vita economica del club senza intaccare il suo portafoglio se non nelle normali attività del cittadino: mangiare, cinema e cose di questo genere. In questo modo si vede la forza di un club, e il tifoso non sarà più solo il cliente ma diretto complice del processo di patrimonializzazione della squadra per cui tifa. Non c’è nessuna speculazione edilizia, anche perché gli stadi, per logica, non possono stare al centro della città. Il Flaminio? Richiede spazio, che al centro non ci può essere. Anche lo stadio Olimpico all’epoca venne costruito in periferia”.