GENOA LAZIO. Mauri: “Primo tempo regalato: su questo dobbiamo migliorare”

Alla fine della rocambolesca partita tra Genoa e Lazio terminata con la sconfitta dei capitolini al 95′, Stefano Mauri è stato intercettato ai microfoni di Lazio Style Channel. Ecco le sue parole: «Oggi abbiamo regalato il primo tempo, giocando al di sotto delle nostre potenzialità. Il secondo tempo, quando non avevamo più niente da perdere, siamo tornati in campo con più cattiveria. Abbiamo recuperato e il loro gol ha avuto il sapore della beffa. Noi purtroppo, facciamo fatica a preparare le partite con squadre di medio bassa classifica». Un limite evidenziato già in altra partite e sottolineato anche da Mr. Petkovic:  «Forse è un problema mentale, più che fisico. Lo abbiamo dimostrato nel secondo tempo e chi sembrava dovesse vincere la partita eravamo noi. Purtroppo è andata così». Poi commenta il brutto fallo che ha subito  Brocchi: «L’intervento è stato indubbiamente brutto e lui purtroppo si è fatto male nello stesso punto che lo ha costretto a stare fermo in questi mesi. Penso sia una ricaduta, ma spero di no. Non so se Matuzalem gli ha chiesto scusa. Dal campo mi sembrava da rosso e l’ho anche detto all’arbitro. Lui non lo so se è andato a chiedere scusa, forse si è allontanato per paura che fosse più da rosso che giallo. Io sinceramente ero più preoccupato per Cristian. Adesso, comunque, pensiamo al Napoli. Sabato andiamo in campo per ricominciare la corsa per arrivare fra le prime tre». 

MAURI A MEDIASET PREMIUM

«E’ un periodo che non giochiamo ai nostri livelli. C’è un piccolo calo ma giocare ogni tre giorni non è facile. Purtroppo regaliamo spesso  parte della gara agli avversari. Nella ripresa siamo entrati con più cattiveria agonistica, li abbiamo messi in difficoltà, abbiamo fatto due gol e poi c’è stata la beffa alla fine. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto della preparazione delle partite e di entrare nel campo cattivi sin dal primo minuto. Avanti stanno a +6 e +9 ma sabato c’è già lo scontro diretto con il Napoli e vediamo di accorciar le distanze»