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RICORSO LAZIO RESPINTO. Lotito: “Cronaca di una morte annunciata. Ma lo striscione di ieri però…”
Un Lotito amareggiato aggiunge; “C’è poco da fare, è stata una perdita di tempo…
NOTIZIE SS LAZIO – Respinto il ricorso UEFA fatta dalla Lazio e Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per commentare la decisione UEFA. Queste le sue parole. “È tempo perso, siamo andati lì e tutto quello che abbiamo portato a discolpa non è servito a nulla. Per loro quello che conta è solo il rapporto del delegato Uefa. Certo se il giorno prima si espongono erti striscioni contro la Uefa non favoriamo il giudizio. Ci hanno fatto parlare, ci hanno ascoltato anche su quello che è successo ieri, e poi ha giudicato e ci hanno detto che il nostro ricorso non è stato accettato. Inoltre ci hanno anche messo a carico le spese. Mi chiedo che senso ha fare così e sbattersi per queste cose. Insomma è stata la cronaca di una morte annunciata“. La Lazio si lecca le ferite e il Presidente della Lazio sottolinea: “I tifosi devono capire che così si creano danni irreparabili. Non si possono esporre certi striscioni contro chi ci deve giudicare il giorno prima della decisione UEFA. Non è una cosa intelligente. A questo punto vuol dire che è una cosa fatta contro la Società e i tifosi. Abbiamo subito un danno di immagine irreparabile e vuol dire che siamo considerati inaffidabili. Abbiamo subito un danno economico e sportivo. E abbiamo subito un danno per tutti quei tifosi che si comportano bene e che dovrebbero isolare quegli altri “tifosi”. Noi abbiamo fatto il massimo ma è stato una perdita di tempo. Il problema è che qua conta solo il referto del delegato Uefa e basta. Non conta quello che una società fa. Resta il fatto che certi comportamenti non devono essere fatti. Punto e basta. E La prossima volta ci possono anche squalificare dalle coppe“.
Poi l’ANSA aggiunge altre dichiarazioni:“Ci saremmo aspettati una valutazione dei fatti diversa da quella ricostruita dal delegato Uefa. Non è stata presa in considerazione l’importante documentazione presentata né il rapporto delle forze dell’ordine. Si tratta di un provvedimento abnorme rispetto alla portata di certi fenomeni contro i quali la società lotta da dieci anni».
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