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RUZZI attacca la LAZIO: “C’è una cupola: hanno distrutto ZARATE senza un perché”
L’agente del dell’argentino è un fiume in piena: “Nella Lazio c’è un presidente talmente grande che fa tutto da solo ma che non ricorda il passato e non guarda al futuro. Petkovic invece è uno yes-man”…
NOTIZIE SS LAZIO – “Nella Lazio c’è una cupola. Zarate distrutto senza un perchè”. Questo il pesante attacco nei confronti del club biancoceleste di Luis Ruzzi, agente del giocatore argentino, ai microfoni di Radio Manà Sport: “Zarate è un calciatore di 26 anni distrutto dalla Lazio senza aver fatto niente di male, senza aver commesso sbagli di qualsiasi genere, senza un perchè. Aspettiamo l’esito dell’arbitrato in corso per poterci liberare da questo incubo al più presto per tornare a giocare a pallone, la cosa che Maurito sa fare meglio e che soprattutto ama di più. Abbiamo ricevuto diverse offerte dall’Europa e dal Sud-America, le valuteremo al momento opportuno. Il Sunderland? Sarebbe una valida soluzione perchè è un ottimo club e la Premier League è molto affascinante, ma ci sono altre richieste come quella del Velez che per Mauro rappresenterebbe un gradito ritorno. Quello che è certo è che Zarate non giocherà più in Italia“. Luis Ruzzi è un fiume in piena e non si risparmia: “Nella Lazio c’è un presidente talmente grande che fa tutto da solo ma che non ricorda il passato e non guarda al futuro. Petkovic invece è uno yes-man, e all’interno dello spogliatoio esiste una cupola di giocatori che addirittura va a cena fuori con Lotito, cosa che non succede in nessuna squadra al mondo. Così Zarate è stato fatto fuori lentamente ed inesorabilmente. L’unico allenatore con cui ha legato è stato Delio Rossi, che prima della finale di Coppa Italia vinta contro la Sampdoria disse a Maurito: “Vai, gioca e fammi vincere questo trofeo…”. Zarate se ne va dalla Lazio da sconfitto ma in questa vicenda hanno perso tutti. Se ne va portando nel cuore l’amore della gente laziale, che si è guadagnato lavorando sul campo da grande professionista qual è. In tutti questi anni nessuno può dire di averlo visto in atteggiamenti non professionali, nei locali di Roma o in giro di notte per le vie della capitale. Forse l’unico sbaglio di Mauro è stato quello di andare in curva nord fra i tifosi laziali. Questo già la dice lunga, anzi dice tutto…”.
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