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LAZIO, la difesa segna un gol
CORRIERE DELLO SPORT (Alberto Ghiacci). Gli avvocati della Lazio e di Mauri premono sulla non credibilità di Gervasoni e sulla non rilevanza…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Per le difese è tempo di contrattacco. La battaglia è durata mezza giornata, ma è iniziata con una sorpresa, la dichiarazione spontanea di Zamperini (l’ex giocatore che avrebbe avuto il ruolo di ponte tra Ilievsky e i giocatori), che aveva sempre rifiutato il processo sportivo (è un ex tesserato). Ha spiegato i motivi della sua scelta, lo ha deciso dopo aver appreso delle richieste pesanti per i suoi amici e colleghi. Non ha aggiunto altro a quanto già aveva detto, ma ha rafforzato le sue parole per alimentare i dubbi. «Ilievski continuava a pressarmi per fargli conoscere calciatori. Quando è sceso a Roma è venuto con me a Formello perché io dovevo prendere un biglietto, ma lui è rimasto fuori. Poi in centro mi ha spiegato i suoi propositi. Ma non avevo possibilità di aiutarlo» . Questo su Lazio-Genoa. Mentre la settimana successiva a Lecce? «Ho provato con Ferrario, mio amico. Ma Ferrario, peraltro all’epoca infortunato, ha rifiutato stizzito. E la cosa è finita lì. Per mesi non ho più sentito Ilievski e Gervasoni». La Lazio si è difesa con l’avvocato Gentile dai 6 punti di penalizzazione richiesti. Prima ha spiegato i motivi (una vacanza a Formentera) dei contatti tra Mauri, Zamperini e Aureli, titolare di un’agenzia di scommesse. Poi l’avvocato contesta Palazzi: “Non ci sono riscontri, non si conosce il contenuto delle chiamate e degli sms. Gervasoni? Parla non di fatti cui ha assistito direttamente ma di cui ha avuto conoscenza da un compartecipe associativo (Gegic, ndr). Non dobbiamo compiere un atto di fede per giudicare se Gervasoni sia credibile o meno, ma si deve stabilire cosa possa essere una prova o meno. Tutto ha uno spiegazione contraria alla spiegazione che dà Palazzi. Se un indizio ha un’ambivalenza di interpretazione allora non è un indizio. Non ci sono elementi per giudicare Mauri come responsabile dei fatti che gli sono contestati né, quindi, per attribuire alla Lazio una responsabilità oggettiva». La difesa di Mauri, poi, insiste sulla non attendibilità di Gervasoni («Le dichiarazioni di Gervasoni risultano contraddittorie e inattendibili, tantopiù che in altri procedimenti la sua manifesta inattendibilità è stata puntualmente verificata”) e sulla mancanza di giocate rilevanti per quelle partite: «L’intero flusso di giocate registrate presso l’agenzie di Aureli, ritenuto dall’accusa collettore e strumento essenziale del concorso di Mauri. Tale documentazione, tra tempi di registrazione delle giocate e qualità dei valori delle stesse – pochissime e di modestissimo valore – emerge chiaramente la assoluta inconciliabilità con i presunti accordi manipolatori» .
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