MAURI ha calato l’asso

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Dalla giornata di ieri la posizione di Stefano Mauri è risultata più leggera. La richiesta di Palazzi di 4 anni e 6 mesi di squalifica sembra quindi un’ipotesi ad ora abbastanza lontana. Cancellare l’illecito di Lazio-Genoa farebbe scendere lo stop del giocatore tra i due anni e sei mesi e i tre anni e, di conseguenza, la penalizzazione della Lazio scenderebbe a 3 punti. Rimane in bilico la partita Lecce–Lazio, così come il ruolo di Ferrario. L’ex difensore del Lecce ha ammesso: «Ho sbagliato per ignoranza a non denunciare la proposta di Zamperini. Accetto serenamente l’accusa per omessa denuncia, ma per quanto riguarda l’illecito sono del tutto innocente». Il suo avvocato ha evidenziato il comportamento di Zamperini, che si è invitato a casa di Ferrario nel timore che gli potesse far saltare i piani, e inoltre ha chiarito che il processo sportivo per questa gara non doveva svolgersi, dal momento che alla Procura di Cremona potrebbe esserci un incidente probatorio che potrebbe cambiare la vicenda. La posizione di Ferrario potrebbe dimostrare o meno la combine andata in porto per Lecce-Lazio, rendendo quindi concreto l’illecito. 
La Lazio rischia una penalizzazione di 6 punti. L’avvocato Gentile, che la difende, ha chiesto il proscioglimento del club e, in via subordinata, una sanzione lieve, 2 punti, per le azioni di prevenzione messe in atto dal club. Ma se a Mauri non venissero imputati gli illeciti, oltre a una riduzione sostanziosa della pena per il giocatore (la condanna sarebbe di un anno e mezzo per omessa denuncia), anche la Lazio eviterebbe la penalizzazione in campionato e se la caverebbe con un’ammenda, mettendo anche in salvo la partecipazione alla prossima Europa League. Le sentenze sono attese per la prossima settimana.