KLOSE – DI NATALE, quando il gol non ha età

LAZIO-UDINESE IL FACCIA A FACCIA – Uno è dell’aprile del 78′ e ha compiuto 35 anni pochi mesi fa’; l’altro ha la stessa età ma ne compierà 36 a ottobre. Domenica sera la sfida Lazio Udinese sarà anche la sfida di due “vecchietti” terribili: Klose e Di Natale. Oltre l’età e il ruolo poco sono le cose che li accomunano perché sono due tipologie di attaccanti differenti con carriera differenti, caratteristiche diverse ma con un destino in comune: se non segnano loro nelle rispettivi squadre non segna nessuno. Ma forse un’altra caratteristica in comune ce l’hanno: sono l’esempio vivente di cosa vuol dire essere professionisti. 

KLOSE – L’attaccante tedesco della LAZIO inizia la sua carriera nella stagione 98-99 con l’Homburg nel quale realizza 1 gol in 18 gare, ma le sue caratteristiche tecniche, le sue potenzialità balzano agli occhi degli osservatori del Kaiserslautern che lo acquistano e lo fanno giocare un po’ nella prima squadra, un po’ nella seconda. Ma il secondo anno anno con il Kaiserslautern segna la svolta e con 9 gol in 29 gare di Bundesliga si conquista il posto fisso in prima squadra e la prima convocazione in nazionale. Da lì parte l’ascesa del totem tedesco che infila un’annata ottima in Bundesliga da 16 gol, poi ancora 9 e 10 reti. Così il Werder Brema lo adocchia e lo acquista. Con la nuova squadra non sbaglia nemmeno una stagione e in 3 anni realizza 53 gol in 89 gare di campionato. E arrivano i 4 anni al Bayern Monaco in cui il tedesco segna ma non sembra essere il fuoriclasse che in nazionale fa i numeri: 20 gol in 53 presenze nei primi due anni e poi praticamente scompare finendo spesso in panca per fare posto a Gomez  e così negli ultime 2 anni a Monaco realizza solo 4 gol in 45 gare di Bundesliga seppur partendo spesso dalla panca. E allora nel 2011 Lotito lo prende a parametro zero e in due anni rivive una seconda giovinezza: 27 gol in 55 gare di campionato e la certezza che se non segna lui non segna nessuno. Intanto in nazionale non smette mai di fare gol: al momento è il secondo miglior marcatore di sempre della Germania, è a un gol dal battere il record di Muller e tanti altri piccoli record. I numeri dicono: 67 gol in 128 presenze in nazionale. E non serve aggiungere altro.

DI NATALE – Se Klose è un’attaccante d’area di rigore, con una potenza fisica notevole e con uno stacco di testa eccellente, Totò di Natale è l’esatto opposto: tecnica, velocità, fantasia e un senso del gol uguale a quello del tedesco sono le sue caratteristiche principali. E i numeri lo confermano: 260 gol in 518 gara disputare in carriera, 225 in 515 di Campionati italiani. La sua carriera nasce nel 96-97 con l’Empoli e si sviluppa in periferia, in piccole squadre di c1 e c2 nelle quali si muove fino al 1999. Da quell’anno parte la sua crescita calcistica nuovamente nell’Empoli e inizia a segnare tanto: 6 gol, poi 9, poi 16, poi 13 e cala nel 2003-04, campionato sfortunato in cui realizza solo 5 reti. Ma a 27 anni quasi compiuti arriva la chiamata decisiva: l’UDINESE. Da lì nasce la “leggenda Di Natale” in Friuli. Giocando esterno d’attacco realizza prima 7 e poi 8 gol ma alla terza stagione comincia a diventare decisivo perché viene spostato al centro dell’attacco. E così ecco che infila la serie spaventosa: 11 gol, poi 17 e 12 in campionato. A 32 anni, quando per molti giocatori si dice “sono alla fine della carriera” Di Natale si scatena: 103 gol in 138 partite, due titoli di capocannoniere della Serie A vinti e la certezza, anche per lui, che non segna lui non segna nessuno nell’Udinese. Unico rammarico: la sfortunata carriera in nazionale. Per lui solo 11 gol in 42 presenze.