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KLOSE si prende la sua rivincita: “Dicevano che ero vecchio…”

Dopo il record di miglior goleador tedesco di sempre, il bomber della Lazio si racconta ai media del suo paese: “Qualcuno sembrava avere dei dubbi sul mio stato di forma…

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FIUGGI 2013 klose 00

 

PUBBLICATA L’8 SETTEMBRE ALLE ORE 13.44

NOTIZIE SS LAZIO – Miroslav Klose è il re di Germania. Dopo il gol che lo ha consacrato miglior goleador di sempre della nazionale tedesca, i giornali teutonici celebrano l’attaccante della Lazio, che ha rilasciato a Welt am Sonntag una lunga intervista. Ecco le sue parole:

“Questo record vuol dire molto. Ma non mi metto sullo stesso livello di Muller. Ho giocato molte più partite di lui per arrivare a queste cifra. Gerd Muller non può essere paragonato a nessuno, quello che ha fatto è unico. Gliel’ho già detto personalmente”.

Perché non hai esultato con la capriola?

“Sai quanti anni ho? È passato un po’ di tempo dall’ultima capriola…”.

Quando è stata l’ultima volta che a fine allenamento hai portato via la rete con i palloni o le bottigliette d’acqua?

“Nell’ultimo allenamento. Ma ognuno di noi contribuisce a sistemare il campo”.

Quando sei arrivato in Nazionale per la prima volta 12 anni fa, solo i giovani giocatori dovevano sistemare il campo dopo l’allenamento, era un segno di gerarchia…

“Quelli erano altri tempi. Allora i giocatori più giovani imparavano dai giocatori più anziani come comportarsi. Oggi non è necessario, i giocatori giovani sono spesso molto intelligenti,  le cose sono cambiate”.

Che ne pensi dell’utilizzo dei social network? Molti big della nazionale tedesca come Ozil e Drexler lo usano. 

“Non ho un account su Twitter, Facebook o Instagram. Vedo che vanno molto di moda tra i ragazzi. Riguardo alla tecnologia non sono del tutto antiquato. Ho un ho un Ipad e WhatsApp, ma adesso ognuno di noi ce l’ha”.

 Cosa ne pensi del fatto che si possa ascoltare la musica negli spogliatoi?

“Quando ho iniziato a giocare in Nazionale non si poteva ascoltare. Dopo che è arrivato Jurgen Klinsmann, è diventato un rituale che mi piace. Abbiamo alcuni in squadra che fanno i dj per hobby. Ascoltiamo tutti gli stili musicali, i ragazzi hanno buona musica sui loro smartphone, lo collegano alle casse. Mi piace sentire soprattutto Bruno Mars e Robbie Williams”.

All’età di 22 anni quando eri titolare al Kaiserslautern hai debuttato in Nazionale. Alcuni giocatori, come Draxler e Gotze sono arrivati a vestire la maglia della Germania all’età di 18 anni…

“Se già giochi regolarmente per anni in campionati e competizioni internazionali, è tutto più facile. Solo attraverso il gioco e la pratica a questo livello si impara a stare in certe competizioni. Io ho sperimentato tutto ciò molto più tardi rispetto ad altri. Il vantaggio della nostra Nazionale è proprio questo: abbiamo il perfetto mix di giovani e meno giovani in squadra. Philipp Lahm, Bastian Schweinsteiger e Lukas Podolski hanno tantissima esperienza in tornei importanti”.

Dovete fare molto per mantenere lo stato di forma?

“Oh, sì. Io per fortuna vivo la mia vita in modo regolare. So esattamente quali esercizi devo fare. Alcuni dicono: grazie a Dio Klose è ancora in forma, e alcuni sembravano avere dubbi …”.

Chi?

“Quando sono arrivato questa settimana per la riunione del gruppo a Monaco, ho dovuto fare un controllo anti doping. Qualcuno potrebbe pensare che un certo Klose non è più in grado di giocare a certi livelli vista la mia età…(ride ndr)”.

E’ vero che ogni sera alle 21 sei già a letto?

“I miei figli vanno a dormire alle otto, devono alzarsi alle 5.45 perché in Italia la scuola inizia molto presto. Alla fine mi sono abituato anche io con i loro orari e vado un’ora dopo circa. Ma è un bene per me…”.

Bevi mai alcolici?

“Bevo un bicchiere di birra o di vino. Ma molto, molto limitatamente”.

L’ex giocatore della Nazionale Hitzlsperger è quattro anni più giovane di te e ha appena concluso la sua carriera. Ha detto che qualche giorno di vacanza per lui è stato un problema…

“Posso ben capire. Quando gioco con la Lazio di domenica e il lunedì siamo liberi, ho bisogno di allenarmi per tornare il martedì in forma. Se sono in vacanza una settimana senza fare esercizi divento nervoso… “.

Guardiola parla di “falso nove” nei suoi schemi. Tu hai ancora un’idea di attaccante classico?

“Sì, io sono davanti per fare gol. Certo è necessario rientrare e aiutare la squadra sia a centrocampo che in difesa. Cerco di fare anche io così. Ho sempre voluto giocare con tutti i miei compagni di squadra in campo, questa è la cosa più affascinante del calcio: il tutto funziona solo quando undici giocatori formano una catena. E io sono solo uno dei tanti anelli che la compongono”.

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