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Tagliente, l’ex questore di Roma: «L’Olimpico chiuso per razzismo? Giusto ma serve anche altro, se no tutti pagano l’ignoranza di pochi»
IL CORRIERE DELLO SPORT (F. M. S.) – Poi aggiunge: «Il rigore è necessario nella repressione dei reati, ma occorre mettere in atto anche una strategia di legalità di più ampio respiro per tutelare la collettività dall’ignoranza di pochi»…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Francesco Tagliente, ex questore di Roma, ha parlato del razzismo negli stadi – riporta ‘Il Corriere dello Sport’ – ed è stato chiaro: «Penso a ciò che troppo spesso avviene dentro i nostri stadi sia nel campionato italiano, che durante le coppe europee. Il rigore è necessario nella repressione dei reati, ma occorre mettere in atto anche una strategia di legalità di più ampio respiro che deve servire a tutelare la collettività dall’ignoranza di pochi: con la cultura, che in questo caso si traduce con un percorso da fare con club e tifosi. Il 7 novembre, a Roma, allo stadio l’Olimpico, si gioca a porte chiuse. Una decisione molto forte dell’Uefa per sanzionare i cori razzisti di frange di tifosi definite malate. Le punizioni sono giuste, ma non bastano per questo penso al ruolo della cultura. Perché non è giusto che paghino tutti per l’ignoranza di pochi»
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