CONFERENZE STAMPA
PETKOVIC in conferenza stampa: “A Milano per confermarci. Tutti quanti devono sentirsi dei big e dare supporto alla squadra” (FOTO e VIDEO)
In conferenza stampa, il tecnico biancoceleste ha poi aggiunto: “Faremo di tutto per portare a casa i tre punti ma dobbiamo ritrovare la cattiveria. Le proteste del Milan contro gli arbitri? Io ricordo ancora il rigore dello scorso anno”…
NOTIZIE SS LAZIO – Oggi alle ore 13.00 Vladimir PETKOVIC prende la parola in conferenza stampa presso il centro sportivo di Formello alla vigilia della sfida della LAZIO contro il MILAN di mercoledì sera. Dopo la vittoria sul CAGLIARI, il tecnico biancoceleste presenta il match contro i rossoneri, in crisi di risultati e con il dente avvelenato per qualche decisione arbitrale.
LE DICHIARAZIONI DI PETKOVIC
da Formello, Arianna BOTTICELLI
Che importanza dà a questa partita in questo momento?
“Come tutte le altre, giochiamo su un campo storico e difficile, contro un avversario arrabbiato ma a noi serve la conferma che possiamo fare bene fuori casa e raccogliere i punti, giocando una bella gara”.
Si aspetta una risposta dai “big” contro i rossoneri?
“Alla Lazio sono tutti dei big, devono sentirsi tutti dei big e devono anche dimostrarlo sul campo. Chi nelle scorse stagioni ha dimostrato un livello più alto devono dare un supporto al resto della squadra, è necessario per vincere a Milano e faremo di tutto per portare a casa tre punti”.
Dopo Parma-Milan si è alzato un polverone. E’ preoccupato?
“Se vi ricordate l’ultima partita a Milano della Lazio, quell’espulsione… Non andiamo con le mani avanti, non cerchiamo alibi, io mi fido del buon senso degli arbitri in Italia, si può sbagliare. Ma non penso ci saranno errori durante la partita per poi doverne riparlare a posteriori”.
Si è parlato molto del suo rapporto con la squadra, soprattutto con i “big”…
“Penso che da un anno e mezzo a questa parte il nostro rapporto sia buono, non posso dire ottimo perché c’è sempre un margine di miglioramento. Un margine di migioramento anche nella comunicazione e cercare un comune accordo per risolvere certe situazioni, mi fa piacere sentire i miei giocatori dire certe cose, io penso che con le parole dimostrano le cose fino un certo punto, poi si devono dimostrare sul campo. Abbiamo avuto qualche difficoltà e appagamento, ma io non ho mai messo in dubbio problemi personali, perché i miei giocatori sono veri uomini, sono molto positivi. Manca solo un po’ di cattiveria personale, cerchiamo di imparare anche questo perché ci servirà anche durante il campionato”.
Chi rischia di più tra Milan e Lazio?
“Non capisco che momento stiamo vivendo noi, sicuramente la mancanza di qualche punto. La difficoltà di mettere in campo la formazione migliore visto i tanti infortunati. Dobbiamo trovare la brillantezza e la continuità del gioco, ma non siamo sotto come aspettative. Siamo stati messi al nono posto all’inizio della stagione, ma noi abbiamo ambizioni più elevate e cercheremo di migliorare la classifica, di agganciare chi è davanti a noi e tenere duro durante il campionato”.
Si aspettava qualcosa di più dal Milan di Allegri rispetto quello che sta facendo?
“Non so cosa gli sta succedendo, se hanno problemi, non mi preoccupo o guardo troppo in casa degli altri. E’ una squadra che vale di più, forse quest’anno ha difficoltà come lo scorso anno ma sono sempre pericolosi e sempre pronti a raccogliere il massimo. Il nostro obiettivo è non permettergli di svegliarsi e portare a casa dei punti”.
Mancano dei punti, soprattutto quelli che non sono arrivati dalle gare esterne. Come si può rimediare?
“In diverse partite meritavamo qualcosa di più anche fuori casa e per un errore e l’altro non siamo riusciti a portare punti. Dobbiamo avvicinarsi a quella Lazio arrabbiata e più aggressiva come siamo quando giochiamo in casa, dobbiamo crederci di più, con la consapevolezza che possiamo giocarcela fuori casa con tutti a testa alta”.
Sul momento di Hernanes, la scelta di lasciarlo in panchina. Che momento sta vivendo e cosa si aspetta da lui?
“Un allenatore deve guardare in modo più ampio, più in là di una partita. In questo momento era stanco, arrivando dalla Nazionale, anche un po’ poco cattivo e con una pausa attiva può tornare su questi livelli, ci vuole aiuto da parte di tutta la squadra e non è lontano. Tutti e anche lui devono dare il 100% perché la squadra con i risultati può risolvere anche i problemi personali”.
Il ricordo della gara dello scorso anno col Milan, darà voglia di riscatto e più rabbia?
“Anche più consapevolezza, abbiamo iniziato bene ma siamo calati. Abbiamo sofferto perché giocavamo una grande parte della partita in dieci, contro un Milan in un buon momento. Noi dobbiamo essere più consapevoli e più rabbiosi, devo essere io il primo a trasmettere questo alla squadra”.
Il Milan è la squadra con più possesso palla, stavolta accanto al regista potrebbero esserci due mediani?
“E’ una possibilità, non voglio andare a difendere il risultato o per nasconderci. Dobbiamo giocare a testa alta con aggressività e cercare di dominare noi. Se lasciamo giocare il Milan e prendere l’iniziativa, con il loro tifo alle spalle, diventano davvero forti. Dobbiamo cercare di creare questi lati deboli del Milan”.
Si guarda troppo a quello che fa la Roma, ha detto…
“E’ normale in una città come Roma, una soffre quando l’altra va molto bene e in questo momento soffre la nostra parte della città, ma non all’interno della squadra, parlavo dell’influenza dall’esterno. Come hanno sofferto loro fino a Settembre dopo che noi abbiamo vinto la Coppa Italia”.
Come sta la squadra moralmente?
“Bene ma non ancora al massimo, sono i risultati che portano un salto di qualità, noi cerchiamo tramite i dialoghi e i risultati di crescere in questo senso, ci sono tantissime partite davanti a noi, tantissimi punti da fare, dobbiamo il più presto possibile tornare mentalmente al top. La testa è sempre aiutata dai punti ottenuti”.
Cosa le è piaciuto della coppia Perea-Klose? E’ una cosa riproponibile?
“Mi è piaciuto il lavoro insieme della squadra e per la squadra. Se dimostrano sul campo che rendono in tutte le direzioni per novanta minuti, io sarò molto contento di metterli in gioco. Questa collaborazione e voglia di sacrificarsi mi è piaciuta, anche lo spronare i compagni. E’ importantissimo che Miro dia consigli a Perea sugli spostamenti e ha fatto un gran lavoro fisico, inoltre ha aiutato Miro a non avere uomini sulla schiena e riuscire ad andare all’uno contro uno”.
Radu è in grado di giocare la terza partita consecutiva?
“Spero di si, perché sa gestirsi ed è intelligente. Ha avuto difficoltà fisiche in queste due partite ma non l’ha fatto vedere agli avversari, lui col suo carattere molto forte è molto importante per la squadra e sono convinto che riuscirà a giocare la terza partita ad ottimi livelli”.
Gonzalez sta trovando meno spazio in questa stagione, lo vede giù dal punto di vista fisico?
“Ha avuto qualche infortunio che si porta dietro dalla scorsa stagione, non ha avuto la possibilità di allenarsi con la squadra. E’ tornato un mese più tardi e poi ha avuto di nuovo problemi fisici. Ha trovato ora la linea di un vero atleta e sta tornando in forma, dipende dai giocatori come si presentano, cosa fanno sul campo e devono essere supportati anche dai risultati della squadra, in alcuni momenti, per rimanere più a lungo nei primi undici. Noi abbiamo tante partite e ci servono tutti”.
(FINE)
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