Riecco KLOSE, ora tocca a HERNANES

LAZIONEWS.EU – KLOSE si è ripreso la LAZIO, ora è giunto il momento per HERNANES di fare altrettanto. Se la gara contro i sardi ha sancito la rinascita del tedesco, per il Profeta la stessa partita ha rappresentato invece il punto più basso toccato da quando è nella Capitale. Un’esclusione annunciata rileggendo le dichiarazioni della vigilia: “Non mi sembra che nessuno abbia il posto assicurato per il Brasile, tutti devono lottare durante l’anno e meritare la convocazione giocando bene con la Lazio“, sottolineava PETKOVIC. Pensiero condiviso anche dal patron LOTITO: “La squadra deve portare i risultati indipendentemente dagli attori”, tuonava al termine del match dopo aver strigliato i propri giocatori i giorni precedenti. Un colloquio avvenuto dopo il deludente pareggio con l’APOLLON diretto in particolar modo a coloro che avevano anteposto i propri interessi personali al bene della squadra. Discorso rivolto collateralmente allo stesso HERNANES, reo di voler giocare in posizione più arretrata per evitare l’accanita concorrenza che c’è nella nazionale brasiliana per un posto sulla trequarti. Nella conferenza odierna, PETKOVIC ha lanciato un nuovo messaggio al giocatore: “Tutti e anche lui devono dare il 100% perché la squadra con i risultati può risolvere anche i problemi personali” e con molta probabilità lo rilancerà dal primo minuto contro i rossoneri.

LA “STRANA” COPPIA CHE SI TRASFORMA IN LEADER – E pensare che fino a dodici mesi fa HERNANES e KLOSE facevano le fortune della LAZIO. Ad aprile dello scorso anno questa strana coppia (freddo e glaciale il tedesco, fantasioso e imprevedibile il brasiliano) rappresentava il cuore pulsante della squadra, mettendo a segno 19 gol sui 40 totali. In pratica il 50% delle marcature biancocelesti arrivava dai loro piedi: HERNANES e KLOSE erano i finalizzatori ideali del gioco impostato da PETKOVIC, perfetti ingranaggi di un 4-1-4-1 che sembrava essere cucito su misura a questa LAZIO. Quest’anno invece le cose invece le cose non hanno girato, vuoi per l‘infiammazione al piede dell tedesco, vuoi per i rumors di mercato per il brasiliano, i due oggi non sono più l’anima della formazione e probabilmente questo sarà il loro ultimo anno in biancoceleste. Il primo potrebbe accettare le lusinghe provenienti dagli States, il secondo attende solo l’offerta giusta per fare le valigie dato che la trattativa per il rinnovo sembra essere in alto mare. Ma prima di salutare tutti però hanno un ultimo compito da assolvere: risollevare la LAZIO. Perché è il loro blasone che lo impone, perché hanno il dovere di arrivare all’appuntamento iridato tirati a lucido e perché hanno l’obbligo di salutare nel migliore dei modi quei tifosi che li hanno idolatrati in questi ultimi anni, eleggendoli alla stregua degli dei. Per fare risultato a San Siro, ma anche dare una svolta a questo campionato servono le loro giocate. Poi a maggio quel che sarà, sarà. In fondo…“domani è un altro giorno”.

Daniele Gargiulo