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PETKOVIC in conferenza stampa: “Le assenze? Non conta chi non c’è, conta chi gioca. Ci manca poco, ma quel poco è decisivo” (VIDEO E FOTO)
La rifinitura è fissata alle ore 17 con i primi 15 minuti aperti alla stampa. ll tecnico dell’APOLLON invece parla in conferenza all’Olimpico alle ore 18.30…
LAZIONEWS.EU PETKOVIC in conferenza LAZIO-APOLLON di lazionews
NOTIZIE SS LAZIO – Vigilia di EUROPA LEAGUE. Oggi PETKOVIC e MARCHETTI prendono la parola in conferenza stampa a Formello alle ore 15. Alle ore 17 la squadra scende in campo per sostenere la rifinitura, con i primi 15 minuti aperti ai media. Per quanto riguarda gli avversari, il tecnico Christakis CHRISTOFOROU e Fotis PAPOULIS parlano in conferenza stampa alle ore 18.30, mentre la squadra svolgerà la rifinitura sul prato dell’Olimpico alle ore 19.
LE DICHIARAZIONI DI PETKOVIC (clicca qui per le dichiarazioni di MARCHETTI)
Anche domani sarà costretto a rivedere alcune scelte e il modulo tattico. Quanto pesano in questo momento le assenze?
“Non fa niente chi manca, l’importante è chi c’è. Chi entra in campo saranno i migliori undici in questo momento, ho piena fiducia a quelli che potrebbero giocare. Vogliamo dare tutto e vogliamo essere diciotto guerrieri sul campo, è importante tramite il sacrificio fisico tornare ad avere soluzioni per vincere la partita”.
Il trend di questo inizio stagione è praticamente simile a quello del girone di ritorni con 1,2 e 1.3 punti media a partita. I numeri sono simili. Più di questo la LAZIO non riesce a dare?
“No, la Lazio deve dare di più e abbiamo dato di più. In tante circostanze non siamo stati ripagati. Non voglio tornare alle partite precedenti ma meritavamo tanto di più di quello che abbiamo ottenuto“.
Ha la consapevolezza che la squadra metta in campo quello che lei richiede?
“La maggior parte sì, le ultime settimane abbiamo fatto belle gare, giocato bene e creato tanto ma in certi momenti la fortuna ci ha impedito di avere un risultato, guardando le gare della Fiorentina o dell’Atalanta. Si doveva e poteva ottenere di più“.
Lotito ha sottolineato le tante assenze. C’è qualche problema sul lavoro visto le assenze, e se ha una Lazio in mente senza gli infortuni?
“Previsioni a lungo termine non voglio darne e entrare nel merito. Domani abbiamo una gara importante dove vogliamo vincere e portare tre punti a casa, per dare un bel ri-inizio di punti in campionato”
La sensazione che la LAzio non abbia identità…
“Penso sia una sensazione vostra, secondo me non ha giocato così male. Ci sono giocatori che in dati momenti sono sul campo e certi momenti si gioca in maniera diversa, ma ultimamente è mancata la rete per sbloccare le steste”.
Come si può uscire da questo momento? Basta solo un gol o un risultato?
“Si deve continuare a lavorare come abbiamo fatto fino ad ora. Sicuramente dare un venti per cento in più, essere più concentrati per segnare un gol o per evitare di subire perché gli avversari non creano così tanto, non ci mettono così in difficoltà, ma tante volte davanti o dietro con errori banali o di concentrazione non otteniamo quello che volevamo“.
Questa squadra sente la responsabilità di dover fare di più? C’è un clima di preoccupazione che si traduce in ansia da prestazione?
“Non credo che la preoccupazione sia la giusta parola. Sono tante piccole cose insieme non sono andate bene, quando si dominava abbiamo subito in alcuni momenti per un’ingenuità. Sappiamo che questo è il calcio, da piccole cose si costruiscono anche grandi cose. A noi ci manca da queste piccole certezze di costruire grandi risultati, per fare il salto mentale a livello dei punti e mentale“.
Questa sconfitta col Genoa può generare una scossa?
“Si deve prendere in modo positivo, come una piccola sveglia, una doccia fredda che deve risvegliarci tutti quanti. Dobbiamo continuare a fare come nel primo tempo dell’ultima gara dove abbiamo dimostrato che possiamo fare bene, che manca poco ma questo poco è decisivo“.
Su Keita, come mai in campionato viene utilizzato poco?
“Per un ragazzo di 18 anni penso che si deve inserire piano piano. Abbiamo il progetto di inserire i giovani, quando hanno la possibilità devono dimostrare il proprio valore, ma serve anche il supporto della squadra. Chi dimostra gioca. Se si fa un assist in più o uno di meno, conta meno“.
La partita col Genoa è stata condizionata dagli episodi arbitrali come il possibile rigore su candreva. Pensa che serva un po’ più di malizia, come nel parlare con l’arbitro in quel caso?
“Sicuramente sì, si deve essere ancora più cattivi, ci manca questa furbizia vedendo anche altre squadre che reagiscono in maniera sproporzionata. Noi dobbiamo avere rispetto ma dare un segnale verso le circostanze non solo verso l’arbitro dove dobbiamo difendere i nostri interessi”.
19 infortuni, di cu 13 muscolari. Si è dato una spiegazione?
“Non c’è un motivo particolare, sono gli stessi giocatori che hanno avuto difficoltà un paio di volte, ma non uno dopo l’altro. Ci siamo tutti dentro come sui risultati, sicuramente dobbiamo valutare bene anche a livello degli infortuni. Questi infortuni banali di contusioni non si possono evitare, ma quelli muscolari vanno valutati meglio e trattarli meglio, ma parliamo sempre dopo le cose fatte e non ci sono controprove se si faceva in un’altra maniera se poteva andare meglio“.
(FINE)
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