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BOLLINI: “A Crotone per vincere, complimenti a ROZZI e CATALDI per i gol”
Il tecnico della Lazio Primavera aggiunge: “Per evitare gli errori commessi con il Latina, serve tecnica ma anche tanta concentrazione”…
NOTIZIE SS LAZIO – Alla vigilia della sfida in trasferta contro il Crotone, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7, il tecnico della Lazio Primavera, Alberto BOLLINI. Queste le sue parole in merito alla partita.
Tra poche ore, la partenza verso Crotone, che match sarà?
“Le insidie ci sono sempre, dipende sempre da noi, da volerle distogliere sempre rispettando l’avversario. Il Crotone è una squadra che ha morale e fisicità, ecco le insidie, giocheremo su un campo d’erba non in grandi condizioni, posso pensare che l’aspetto agonistico abbia la sua rilevanza, ma se uno è motivato come noi, non parliamo di insidie ma certezze. Ora abbiamo iniziato a segnare anche con centrocampisti e i difensori, è un calcio totale che ricerchiamo, domani vogliamo vincere”.
Dopo il Latina, eri soddisfatto, ma bisogna mantenere alta la concentrazione per evitare ancora errori…
“L’argomento è stato dibattutto dopo l’allenamento di ieri, quanto c’è di abilità avversaria ma anche errori nostri, direi che c’è più disattenzione nostra, erano gol evitabili quelli del Latina. Serve la tecnica ma anche l’attenzione e la concentrazione. Anche Elez si è reso conto del suo errore, fortunatamente è capitato anche se abbiamo vinto la partita”.
Sui quotidiani si parla della Lazio Primavera e dei suoi giovani, come Rozzi andato in gol con l’Italia e di Cataldi…
“Complimenti a Rozzi, sta sfruttando al meglio la convocazione in Nazionale, riuscire a segnare era quello di cui aveva bisogno per il morale, Cataldi è protagonista in Serie B ma dimostra una continua crescita nella personalità e nella visione di gruppo, non avrei mai pensato al mio arrivo alla Lazio né che avrei vinto lo scudetto né che tutti questi ragazzi, tra cui anche Onazi, avrebbero fatto un percorso simile. Le soddisfazioni sono tante ma i ragazzi devono sempre crescere con umiltà e senso del sacrificio. Capisco quando qualche critico dice che alcuni giocatori non siano proprio del settore giovanile fin dall’inizio, ma così va il settore calcistico, Keita e Tounkara lo sono comunque, anche se usufruiamo del lavoro di un’altra scuola precedente come il Barcellona. Ma non tutti riescono ad arrivare, noi curiamo tutti i dettagli. I ragazzi è ovvio che devono essere seguiti fin da piccoli se è possibile”.
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