Battaglia a Varsavia processo per 100 laziali

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Il giorno dopo la partita che vedeva impegnate la Lazio contro il Legia Varsavia, si cerca di far luce sugli avvenimenti che hanno scosso quella notte. Sono 149 (con il passare delle ore diventati 137 e 109) i tifosi laziali, tra cui compare anche un disabile, fermati dalla polizia polacca con le accuse di danneggiamenti, aggressione alle forze dell’ordine e adunata sediziosa: per quasi una quarantina di loro, causa impossibilità di emettere capi di imputazione oppure dietro patteggiamento o pagamento di una sanzione amministrativa da 1700 euro, le operazioni di rilascio erano già iniziate ieri sera, per un centinaio l’auspicato ritorno a casa passa per un processo per direttissima previsto nelle prossime ore. Come riporta La Stampa, resta tuttavia complicato cercare di stabilire come sono andati i fatti, poichè le versioni di tifosi e forze dell’ordine non combaciano: queste ultime, facendo forza su sequestro di un’ascia, caschi e coltelli, sostengono di aver agito solo dopo essere state aggredite, mentre gli altri di essere stati letteralmente “rastrellati” senza motivo nel luogo in cui si erano dati appuntamento per raggiungere in gruppo lo stadio, come riportato dall’edizione odierna de La Stampa. Eppure qualcosa in comune nelle due versioni c’è ed è l’assenza di scontri tra i Bianco Celesti e gli ultras del Legia Varsavia. Tutto ciò permette di non far correre grossi rischi sportivi alla Lazio. L’Uefa, infatti, non aprirà un’inchiesta e non potrà spingersi oltre a una multa per responsabilità oggettiva o al divieto di vendita dei biglietti per la prossima trasferta continentale. Ma, tuttavia, a causa della recidività biancoceleste, verrà attivato il massimo stato d’allerta per Lazio-Trabzonspor del 12 dicembre.