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La polizia polacca: ci hanno aggrediti ma restano in cella solo quattro ultrà
CORRIERE DELLA SERA (Arzilli-Frignani). Gli ultras biancocelesti stanno organizzando una raccolta dei fondi che proseguirà in occasione di Lazio-Napoli che verrà preceduta da un sit-in alla Farnesina…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – In quattro resteranno in cella a Varsavia a disposizione delle autorità polacche. Questo è quanto riferisce il Corriere della Sera (Arzilli-Frignani) che sottolinea anche come i restanti 145 tifosi faranno rientro in Italia tra oggi e lunedì. Alcuni di loro dopo aver ammesso le proprie responsabilità davanti ai giudici per evitare sanzioni più severe e aver pagato una multa fra i 500 e i 1.500 euro, in certi casi anticipata con i fondi a disposizione dell’ambasciata italiana. Nel frattempo a Roma gli ultrà biancocelesti raccolgono fondi in un ristorante al Tuscolano per aiutare chi dovrà affrontare le spese giudiziarie in Polonia, una raccolta che proseguirà anche in occasione di Lazio-Napoli, preceduta da un sit-in alla Farnesina e forse davanti all’ambasciata polacca. Le accuse che provengono da Varsavia sono precise: «I tifosi erano aggressivi, i poliziotti che li scortavano alla Pepsi Arena sono stati presi di mira con lanci di pietre e bottiglie», ha raccontato il portavoce della polizia Andrzej Browarek. Ma, scontri a parte, ci sono decine di italiani fermati senza motivo. I primi rilasciati hanno raccontato di «perquisizioni nei vicoli, uomini e donne spogliati nonostante il gelo, anche chi non aveva fatto nulla», di «famigliole con ragazze e minori fatte stare sotto la pioggia».
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