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Altro che marò, laziali incubo della Farnesina
IL FATTO QUOTIDIANO (T. Rodano) – Manifestazione prima del match con il Napoli all’olimpico davanti alla sede degli Esteri. la Bonino al collega polacco: liberate subito i 22 tifosi. colletta tra gli ultrà per difenderli
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – L’arresto degli ultras della LAZIO in Polonia si trasforma in un piccolo caso internazionale. Dopo giornate di tentennamenti – spiega ‘Il Fatto Quotidiano‘ – la Farnesina batte un colpo.« Ho chiesto al mio omologo Radek Sikorski di chiarire una vicenda che presenta contorni ancora da approfondire pienamente – dichiara il ministro degli Esteri BONINO– . Gli ho chiesto anche di adoperarsi affinché i nostri 22 concittadini ancora in carcere a Varsavia vegano messi in libertà, in attesa del processo». Da parte sua il ministro polacco ha promesso un intervento diretto. Intanto i tifosi della LAZIO si sono radunati di fronte alla Farnesina, prima della partita di campionato contro il NAPOLI. Dopo un tam tam su forum e radio, si sono raccolti dietro a una transenna e uno striscione: “Liberateli!”. In realtà l’atmosfera è rimasta tranquilla e i toni non particolarmente minacciosi. Qualcuno ha pure improvvisato una “raccolta fondi” per i 22 rimasti nelle carceri polacchi. Un funzionario del Ministero degli Esteri è sceso a incontrare due “leader” della curva laziale. Gli ha spiegato le azioni disposte dalla diplomazia italiana per ottenere una scarcerazione più rapida possibile. Della questione polacca ieri si è occupato anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli: “È una vicenda piena di zone d’ombra, bisogna accertare che non siano stati lesi diritti fondamentali dei nostri connazionali. Molti episodi risultano connotati da abusi e atteggiamenti sproporzionati da parte delle autorita in Polonia». Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato di “condotta irrispettosa” delle forze dell’ordine a Varsavia, che avrebbero “mancato di rispetto alle norme più basilari”. Dopo gli scontri, la polizia polacca ha usato la mano dura: i tifosi laziali fermati erano 150. In 128 sono tornati a casa dopo aver pagato una multa, su di loro pendono capi d’accusa che vanno dall’aggressione agli schiamazzi notturni. Dei 22 ancora a Varsavia, quattro sono stati processati per direttissima, con condanne tra i 3 e i 6 mesi di reclusione.
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