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I laziali in Polonia restano dentro Marangoni: «Solo applicata la legge»
LA GAZZETTA DELLO SPORT (D. Stoppini) – Ieri sarebbe dovuto partire l’iter per le prime scarcerazioni dei tifosi, il giudice ha rigettato l’istanza per 7 dei primi 10 ultras, Motivo? , i ragazzi non sarebbero più rientrati in Polonia…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Ieri sarebbe dovuto partire l’iter per le prime scarcerazioni dei tifosi , almeno per i legali italiani ma così non è stato: anzi – spiega ‘La Gazzetta dello Sport’ – il giudice ha rigettato l’istanza per 7 dei primi 10 tifosi (oggi altre 3 udienze). Il motivo? Il rischio che, se scarcerati, i ragazzi non sarebbero più rientrati in Polonia. Così paiono slittare i tempi anche per gli altri 12 tifosi. Ieri Alessandro Marangoni, vice capo della Polizia, ha dichiarato: «Gli ultrà italiani, quando vanno all’estero, dimenticano che devono confrontarsi con una legislazione diversa. A Varsavia, con i laziali, è stata giustamente applicata la legge polacca». Roberto Massucci, capo dell’Osservatorio, ha aggiunto: «Sono stato a Varsavia per capire. Tra i 200 che si sono riuniti senza autorizzazione all’Hard Rock Cafè c’era una ventina di persone a noi note, già “daspate”». Intanto In Campidoglio, intanto l’onorevole Cochi ha dedicato ai 22 uno striscione con la scritta «Liberi».
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