“RINGHIO”, TARE e il presidente LOTITO: tutti i contatti sospetti con il “Civ ”

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Al centro del mirino il nuovo metodo elaborato dal “vecchio” Salvatore Spadaro e il “Civ” Francesco Bazzani. Il loro quartier generale – dove fissavano appuntamenti con il gruppo degli “zingari” Gegic e Ilievski e i “baresi” Bellavista e Tisci – era l’hotel Una Tocq di Milano. Sembra abbiano coinvolto stelle di prima grandezza, come GATTUSO, e dirigenti di tutti i livelli, fino al patron della Lazio LOTITO. Il meccanismo che utilizzavano prevedeva la proposta di “partite sicure” di Serie A, B e Lega Pro su cui scommettere, in cambio di somme da 450 a 800 mila euro, e se gli “acquirenti” accettavano con parte dei soldi raccolti si corrompevano calciatori e dirigenti mentre, a tutela dei finanziatori, Spadaro forniva un assegno di garanzia da intascare se la combine non funzionava, come riporta il Fatto Quotidiano. Per truccare partite di vertice, però, servono giocatori di vertice. Il Civ prova ad arrivare a GATTUSO tramite il suo amico d’infanzia Salvatore Pipieri, nel tempo divenuto un habitué di Milanello. Mentre La LAZIO smentisce i rapporti con Bazzani ma nell’ordinanza del gip Salvini i nomi del presidente LOTITO e del ds TARE compaiono eccome. Questo ha parlato anche di “un piano d’interventi illeciti sui prossimi campionati del mondo in Brasile”