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MAZZARRI: “Siamo carichi ma contro la Lazio sarà dura. Voglio cinismo e bel calcio”
CORRIERE DELLA SERA (F. Fiocchini) – “Conosco bene Reja: ha già ricompattato l’ambiente, e se giocano come sanno non sarà per niente facile”.
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – “Ricordando da dove siamo partiti sono più che soddisfatto delle prestazioni e della classifica della squadra — ha sottolineato l’allenatore interista — però io non mi accontento mai e mi mangio le mani se ripenso ai 4 punti, come minimo, che abbiamo lasciato per strada in queste prime 17 giornate”. L’ Epifania dell’Inter è all’ Olimpico contro la Lazio, dove i nerazzurri non vincono dal 2 maggio 2010 (2-0) e dove hanno raccolto zero punti nelle ultime tre trasferte. “Conosco bene Reja: ha già ricompattato l’ambiente, e se giocano come sanno non sarà per niente facile. Il risultato del derby è stato molto importante, anche per come si è vinto, e ci ha regalato tanta carica e autostima. Ora dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni e diventare più cinici. Il risultato resta fondamentale, ma io voglio anche vedere un bel calcio. E guardate che, al di là delle tre gravi distrazioni tattiche che ci sono costate 3 gol, a me la squadra era piaciuta anche a Napoli”. Sulla condizione fisica dei suoi uomini: “I test sono stati perfetti: tutti al massimo. Bene pure le prove tattiche: li ho visti proprio carichi. Con i giocatori sono stato chiaro prima delle vacanze: io vi concedo fiducia, però voi non mi dovete deludere. E loro mi hanno dimostrato di aver lavorato tanto. Da anni seguo questa programmazione, ci siamo sempre trovati bene e non mi interessa quello che è capitato alla squadra nelle passate stagioni”. Su Icardi: “Davvero non ci voleva questo malanno — le parole di Mazzarri riportate dal Corriere della Sera — perché il giocatore si stava allenando con continuità e bene e aveva già nelle gambe minuti importanti”. Riguardo Milito: “È da questa estate che lo ripeto: uno come lui per noi è un valore aggiunto sia che giochi dall’inizio, sia che entri a partita in corso. Chiaro: gli servirà del tempo per ritrovare il ritmo gara, però la sua presenza in campo, magari solo nel finale di partita, è importante non fosse altro per il rispetto che incute negli avversari”.
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