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MARCHETTI vs BUFFON, duello mondiale

LAZIO – JUVENTUS, IL FACCIA A FACCIA. BRASILE 2014 è alle porte e i due estremi difensori lavorano per arrivare all’appuntamento estivo al massimo della forma…

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LAZIO-JUVENTUS, IL FACCIA A FACCIA
Non esistono giri di parole per descrivere la partita che si disputerà sabato sera all’Olimpico di Roma tra LAZIO e JUVENTUS: è una gara fondamentale per entrambe squadre. I bianconeri vogliono riprendere la marcia trionfale in campionato dopo lo stop in Coppa Italia; mentre i biancocelesti vogliono inanellare il quarto risultato utile di file del REJA-Bis per scalare ancora la classifica e poter tornare a coltivare sogni europei, tornati adesso a portata di mano. Ma c’è una lotta che travalica anche i confini europei e si tinge di verde-oro: quella tra i due portieri MARCHETTI VS BUFFON.

OBIETTIVO MONDIALE
Il Mondiale è alle porte e i due estremi difensori lavorano per arrivare all’appuntamento estivo al massimo della forma. BUFFON è il capitano della Nazionale italiana, il leader indiscusso del gruppo azzurro e del pacchetto arretrato della selezione di Prandelli. MARCHETTI ha insinuato a lungo la sua “titolarità” soprattutto dopo l’eccellente 2012-13 e dopo le prime partite di questa stagione. Sulla testa del capitano bianconero sono piovute tantissime critiche per alcune sue non buone prestazioni, le prime arrivate già sul termine della scorsa annata come nei quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Le critiche sono aumentate in questo inizio campionato culminate nella sfida contro la Fiorentina in cui il portiere bianconero ha avuto una grossa fetta di responsabilità nei quattro gol subiti. Ma da quel momento in poi BUFFON è tornata ad essere “Super-Gigi” e ha messo il lucchetto alla porta da lui difesa. Situazione, invece, differente per MARCHETTI. Dopo la passata stagione in cui è stato protagonista indiscusso in tutte le gare, soprattutto nelle quattro sfide contro la Juventus, ha riconquistato la maglia della Nazionale e ha fatto lievitare il numero degli iscritti al partito “Marchetti titolare subito in Nazionale”.  L’inizio di campionato ha visto, però, un Marchetti “normale” che non è mai riuscito a indossare nuovamente il mantello da superman. Prandelli ha creduto in lui e nella partita contro l’Armenia di metà ottobre è tornato a vestire la maglia azzurra in campo. Ma ha sprecato l’occasione: uscita sbagliata su un cross degli avversari e gli armeni hanno trovato il gol. Da lì piccole indecisioni in ogni gara, mancanza di quella sicurezza sempre avuta e altri errori: l’ultimo è stato quel gol subito contro il VERONA. Da quel giorno, causa infortuni e influenza, non è più sceso in campo. Ma sabato, di fronte a Buffon, vuole tornare protagonista e far capire a Prandelli che lui è affidabile almeno quanto il numero 1 bianconero.

FEDERICO MARCHETTI
Nato il 7 febbraio 1983 a Bassano del Grappa, FEDERICO MARCHETTI muove i suoi primi passi nelle giovanili del TORINO che lo manda in prestito  alla PRO VERCELLI nel 2002-03, stagione in cui comincia a mettersi in mostra. Dopo un’annata con zero presenze tra Crotone e Treviso rimane a Torino nella stagione 2004-05 mettendo assieme un sola presenza. A gennaio 2005 ecco il ritorno alla PRO VERCELLI in cui gioca 6 mesi da titolare. Nel 2005-06 si trasferisce alla BIELLESE e disputa il primo campionato da titolare. Ad agosto 2006 passa all’ALBINOLEFFE dove disputa un buon numero di partite. La stagione successiva compie il salto di qualità dimostrandosi un portiere affidabile e diventando titolare. Il CAGLIARI di Cellino lo nota e lo acquista in comproprietà nell’estate del 2008. Dopo una prima ottima annata in A, in cui trova anche la prima presenza nella nazionale, viene riscattato dai sardi e il campionato 2009-10 lo consacra come uno dei portieri più forti del massimo campionato italiano, infatti a fine 2009 riceve il premio come miglior portiere della stagione passata. Molte big lo vogliono, lui vorrebbe partire ma le offerte che arrivano non soddisfano Cellino. Una sua frase scatena la crisi del rapporto con il patron sardo: “Ho sperato nell’opportunità Samp”. Diventa il terzo portiere del Cagliari e nel 2010-11 disputa solo qualche partita con la Primavera. La svolta arriva nel mercato del 2011 quando LOTITO lo porta a Formello per poco più di 5 milioni di euro. Torna subito a mostrarsi come un portiere affidabile e di “alto livello” ergendosi a protagonista di tutte le stagioni LAZIO. Quest’anno ancora non è riuscito ad esserlo appieno, non si è visto il Marchetti miracoloso della scorso campionato, anzi sembra abbia perso un po’ di sicurezza. Ma contro la Juve si esalta sempre…

GIANLUIGI BUFFON
Nato a Carrara il 28 gennaio del 1978, BUFFON inizia come centrocampista ma nelle giovanili del PARMA, a 14 anni, ma si trova costretto a giocare in porta, vista la contemporanea assenza di entrambi i portieri infortunati e, dopo due sole settimane, conquista tra i pali il posto di titolare. Nel novembre del 1995, a soli 17 anni, esordisce in prima squadra disputando una partita strepitosa contro il MILAN. Mette insieme 9 presenze nella stagione 95-96, ma nella successiva, a 18 anni diventa titolare della squadra ducale con la quale esordisce anche in Europa. A ottobre del 1997, BUFFON fa anche il suo esordio in Nazionale maggiore, nell’andata dello spareggio di qualificazione ai Mondiali 1998, partita nella quale sostituisce l’infortunato Pagliuca. Rimane a Parma 6 anni vincendo una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa italiana. Nel mercato estivo 2001, a 23 anni, viene acquistato insieme a Thuram dalla JUVENTUS per 75 miliardi di lire più la cessione a titolo definitivo di Bachini, valutato 30 miliardi, risultando il giocatore più pagato nella storia della società bianconera. Da quel 2001 ad oggi BUFFON vince praticamente tutto con la maglia della JUVENTUS, tranne la Champions League, sogno costretto a rimanere tale per questa stagione. Le sue prestazioni sono sempre eccellenti e gli consentono di vincere un numero elevatissimo di premi personali che hanno il proprio culmine nel 2012 quando viene insignito dall’IFFHS del premio come miglior portiere del XXI secolo. Dopo aver vinto il mondiale del 2006 con la nazionale italiana, decide di rimanere con la maglia della Juve anche in Serie B, cosa che lo rende una leggende per i tifosi bianconeri. Leggende ancora no scalfita dai 36 anni che compierà 3 giorni dopo la partita con la LAZIO.

Carmine Errico
TWITTER: @carmineerrico

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