LOTITO reagisce alle minacce

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- «Abbiamo un progetto chiaro in testa, sia per il presente che per il futuro. Sono stati inseriti tanti giovani in rosa fra cui Keita». Ne è convinto il presidente della Lazio Claudio Lotito, che si difende e poi assicura: «Il Profeta aveva già deciso di andare via, era d’accordo con l’Inter per un’intesa economicamente superiore a quella che abbiamo proposto noi e non potevo trattenerlo scontento sino a giugno per poi perderlo dopo qualche mese a parametro zero.– riporta il ‘Messaggero’-. La cessione di Hernanes non indebolisce l’organico ed è un’operazione a favore della Lazio per puntare al futuro con quei giocatori che hanno condiviso il progetto. Non è servita per far cassa. Gli obiettivi sportivi non possono escludere quelli economici. Adesso la Lazio è una società in regola col fair play finanziario.» Ma è difficile spodestare il denaro, il vero sovrano di questo calcio, che tutto muove e tutto decide. Ma Lotito non ci sta. «Non è vero l’assioma più spendi, più vinci. La Lazio non è seconda a nessuna e non è vero che i calciatori non vogliono venire alla Lazio. Quelli che abbiamo cercato in questa sessione di mercato, hanno solo deciso di rimanere nelle loro squadre. Hanno avuto altri interessi personali. Io ho parlato con Quagliarella, non voleva spostarsi perché la Juve rimpinguerà il suo stipendio. Biabiany ha rifiutato la nostra sontuosa proposta economica». Il francese sarà svincolato a giugno e sarà libero di premere sull’ingaggio di una big, anche se il patron della Lazio replica, dopo aver risposto in diretta alle minacce di un tifoso: «Klose è stato l’esempio contrario. Per venire da noi ha accettato la metà dell’ingaggio che il Milan gli proponeva».