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KEITA VS GERVINHO, protagonisti a sorpresa
LAZIO-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – I due esterni stanno trascinando ambedue le squadre con la loro velocità e la loro imprevedibilità…
LAZIO-ROMA, IL FACCIA A FACCIA
A chiunque venga chiesto in quale zona di campo verrà deciso il derby di domenica, la risposta è sempre la stessa: sulle fasce. Sulle corsie esterne ci sarà lotta continua tra Candreva e Torosidis da un lato e tra Keita e Maicon dall’altro. Decisiva anche la sfida Florenzi (o Ljajic) contro Lulic e Gervinho contro Konko o Cavanda. Le facce nuove delle due squadre, però, sono senza dubbio Keita e Gervinho. Il derby tra Lazio e Roma, rispetto a quello del 26 maggio e del 22 settembre 2013, porta in dote questi due gioielli di tecnica e velocità, due diamanti che hanno avuto una crescita esponenziale in questa stagione e stanno facendo passi da gigante verso il top della Serie A. Due sorprese, due calciatori che erano stati un po’ sottovalutati, seppur per motivi diversi. L’ex Arsenal era stato sempre descritto come il classico talento tutta velocità e dribbling, con il rischio di essere un “po’ troppo fumo e poco arrosto”. Il giovane biancoceleste, invece, ha dimostrato sempre di essere una potenziale campione, ma nessuno si aspettava che potesse essere già pronto per sfide importanti e per una maglia da titolare al primo effettivo anno di professionismo. E invece le loro devastanti accelerazioni palla al piede, il dribbling secco e i cambi di direzione improvvise hanno fatto ricredere tanti scettici. Le loro giocate creano costantemente scompiglio perché sono imprevedibili: il difensore ha difficoltà a capire se andranno sull’esterno o se taglieranno al centro. Un ultima cosa che li accomuna: sono due assist man eccezionali, 5 i passaggi decisivi in stagione per Keita, 7 per Gervinho.
KEITA DIAO BALDE
Nato ad Arbucias (Catalogna-Spagna) l’8 marzo 1995, KEITA inizia la sua avventura calcistica con il BARCELLONA mettendosi subito in mostra per le sue giocate e per le sue qualità realizzando molti gol negli Allievi della squadra spagnola. Passa alla Primavera blaugrana, viene mandato in prestito ma va in scadenza di contratto e si accorda con la LAZIO. Il baby talento non viene inizialmente tesserato per non occupare una casella da extracomunitario. Nel 2011 si trasferisce comunque a Formello e partecipa spesso agli allenamenti anche della Prima squadra, per decisione di Edy Reja. Nel 2012 la società capitolina può impiegarlo “in prestito” durante un torneo ufficiale ed esordisce così in Primavera nel Toscana Football Cup, nell’incontro Lazio- Sambenedettese realizzando un gol pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. A causa di alcuni problemi burocratici viene tesserato come extracomunitario, entrando ufficialmente a far parte della Lazio Primavera, facendo subito la differenza. Il 9 luglio 2013 rinnova il contratto fino al 2017 e va in ritiro con la Prima squadra ad Auronzo, diventando a tutti gli effetti un giocatore della prima squadra. Fa il suo esordio in SERIE A il 15 settembre nel corso di Lazio – Chievo e comincia a mettere da parte alcuni gettoni di presenza. Debutta anche in EUROPA LEAGUE il 19 settembre 2013, contro il Legia Varsavia e accompagna la LAZIO per mano servendo 4 assist ai propri compagni. Trova la sua prima rete in Serie A contro il Parma, conquista a suon di grande prove la fiducia del tecnico e ora proverà a battere un nuovo record: essere il biancoceleste più giovane della storia a partire titolare in un derby.
Gervais Yao Kouassi, detto Gervinho
Nato il 27 maggio 1987 a Anyama l’ivoriano muove i suoi primi passi in squadre africane prima di passare nel mercato estivo del 2007 al Le Mans. Con la squadra francese disputa due stagioni mettendo insieme 59 presenze 8 gol e 12 assist. Le sue prestazioni gli permettono di essere acquistato dal Lilla nel luglio 2009 dove affina le sue doti di marcatore realizzando 13 gol e 9 assist nel 2009-10. La stagione successiva si consacra al grande calcio vincendo la Coppa di Francia ed entrando nella squadra dell’anno della massima ligue francese. I suoi 15 gol e 11 assist nell’annata 2010-11 sono un biglietto da visita più che invitante e l’ivorano sbarca in Premier League all’Arsenal. L’espulsione al suo esordio per aver schiaffeggiato Barton fa capire che l’avventura inglese non sarà delle più facile e così è: in due stagioni disputa “solo” 63 partite trovando 11 volte la via del gol e regalando ai compagni 12 assist. Dati inferiori alla sua performance annuale avuta al Lille. Così ad agosto 2013 non ha dubbi nell’accettare la chiamata di Rudi Garcia, suo mentore quando giocava al Lilla. E i fatti lo confermano: 20 presenze, 8 gol e 7 assist con la maglia giallorossa lo avvicinano allo score avuto nei suoi ultimi due anni francesi. Ma al di là dei dati statistici è la corsa, il senso di “immarcabilità” quello che spaventa maggiormente la squadre di Serie A e la LAZIO di Edy REJA.
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
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