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GOVERNI: “Spero che la protesta mantenga toni civili”
IL TEMPO (S.Trancanelli). Il grande scittore e autore televisivo aggiunge: “Lotito doveva preservare la Lazialità. Mi auguro si possa ravvedere…”
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Sono arrivate numerose e puntuali le opinioni di tifosi, addetti ai lavori, ex giocatori in relazione alla contestazione dei tifosi laziali nei confronti della società. Tra queste, quella autorevole di Giancarlo Governi, scrittore, giornalista e storico autore televisivo, nonchè grande tifoso biancoceleste, intervistato dal ‘Tempo’.
È d’accordo con la protesta dei tifosi?
«Comprendo le ragioni della tifoseria quella civile, perbene e più pacata, che poi è la stragrande maggioranza dei laziali, che dopo un ennesimo mercato deludente e atteggiamenti sbagliati, stanno vivendo un altro momento di grande disagio. Non comprendo, invece, gli altri, la frangia dei tifosi che tra l’altro c’è sempre stata e sempre ci sarà, che contesta a prescindere, in modo incivile».
Lei ha detto prima che bastava poco al tifoso per renderlo felice. Che cosa, secondo lei?
«Una maggiore attenzione e rispetto nei confronti di una parola meravigliosa, la lazialità, che bisognava preservare e conservare. Bastavano piccoli gesti che avrebbero fatto riavvicinare il tifoso, quello civile sempre, facendolo sentire parte di un progetto. Invece ha preferito non dare mai spiegazioni, facendo a volte le cose per sfida. Sa cosa mi auguro?».
Che cosa?
«Che domenica sera arrivi un bel segnale da questa contestazione e che possa servire a Lotito per ravvedersi e magari aprire di nuovo ai tifosi, anche con piccoli segnali».
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