ESCLUSIVE
ESCLUSIVA LN. Il papà-agente di CANA: “Domenica mentalità vincente, ma LORIK merita di più. Ad aprile incontreremo la società, ma la priorità è la LAZIO”
LAZIONEWS.EU- Agim Cana ha aggiunto: “Il Manchester? Non mi ha mai chiamato nessuno, ma la situazione non va bene. Nazionale? Esiste solo l’Albania…”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU- Ieri sera ha messo la firma indelebile sulla vittoria importantissima della Lazio a Firenze con una magia da cineteca, una semirovesciata degna delle immagini storiche delle figurine Panini. Lorik CANA si è prepotentemente fatto spazio nelle gerarchie di Reja per la difesa biancoceleste, orfana in questo periodo di Dias e con un Biava ‘spremuto’. Una gioia che il papà, nonchè procuratore, del difensore albanese di origini kosovare, Agim Cana ha condiviso in esclusiva con la nostra redazione in una lunga intervista.
Ieri sera una vittoria importantissima con un gol fantastico di Lorik. Come vive questo momento?
“Lui ha fatto il suo lavoro, ma in realtà sono un po’ scontento con l’allenatore perchè non ha praticamente fatto mai giocare Lorik ed è stata una sorpresa per tutti noi. In ogni caso lui è il ‘capo’, prende le decisioni sulla squadra e la sua politica; Lorik è un professionista è si fa trovare pronto quando c’è bisogno e deve dare il 100% delle sue qualità fisiche, tecniche e personali. Anche ieri ha fatto molto bene con il gol, ma tutta la squadra ha fatto una gran prestazione, ha lottato per vincere e questa mentalità non c’è stata negli ultimi mesi; ora con Reja sono cambiate le cose. Poi non dimentichiamo che il risultato è arrivato contro la Fiorentina, una squadra fortissima e bella che lotta per la Champions e l’Europa League. Io sono molto contento, perchè è stato molto duro, come è sempre quando un calciatore non gioca. Spero che adesso possa giocare un po’ di più.”
Sul futuro. Pochi minuti fa è uscita una notizia su un interessamento di Moyes, allenatore del Manchester United, che apprezza molto Lorik e la sua versatilità. Come commenta la notizia, qual è il futuro di Cana?
“Vorrei sottolineare due cose. La prima è che per lui c’è prima di tutto la Lazio, ha un contratto fino al 2016 e non pensa al futuro e alle voci. La seconda cosa è che mai nessuno mi ha chiamato per parlare di Lorik, nè il Manchester, nè l’Everton, club della Liga o altre squadre; spesso si parla di lui in Francia. E’ tranquillo, ma non vogliamo stare in questa situazione, che gioca una partita in due mesi, non se lo merita. Certamente rispettiamo le decisioni dell’allenatore, lui merita di più, più considerazione. Ora comunque non è momento per parlare di queste cose; tra circa un mese poi parleremo con la società per capire le loro intenzioni, ma abbiamo massimo rispetto per il club. Sono 10 anni che raccoglie stima , ha giocato in tutte le competizioni; non riesco a capire, io come altri giornalisti e specialisti: è arrivato in Italia come uno dei primi 4-5 difensori del campionato e ora all’improvviso arriva un allenatore e non gioca più. Io sono responsabile della sua carriera e del suo futuro, un giorno la pazienza potrebbe finire, anche se ripeto che c’è molto rispetto. Ci siederemo a un tavolo, ma questa situazione non va bene. Parliamo di calcio. Ieri la squadra ha fatto una grande partita, deve fare il massimo nelle ultime partite per andare in Europa anche l’anno prossimo: saranno partite decisive. Lui vuole dare continuità anche alla sua vita privata, è fidanzato e innamorato con una donna romana e romanista e a metà giugno si sposerà.”
Cosa ne pensa alla possibilità che hanno dato alla nazionale del Kosovo?
“Lorik è nato in Kosovo ed è kosovaro, ma ha origini albanesi; non gioca da ieri, ma sono 11 anni che gioca per la nazionale albanese ed esiste solo uno stemma, quello rossonero dell’Albania. Lui ha deciso di giocare con questa nazionale e non c’è ritorno, andrà sempre avanti con questa squadra e noi rispettiamo la sua volontà e gli albanesi sono felici. Il Kosovo ha molti talenti che giocano in Europa, ma è una squadra che non può giocare in competizioni ufficiali e qualificarsi per Europei e Mondiali; Lorik ha 30 anni, non può aspettare 3-4 anni il Kosovo. Lui è al 100% albanese e ne è molto contento. Io spero che il Kosovo possa fare bene in poco tempo, ma sono sempre dell’idea che è meglio una sola squadra forte, che due più piccole. Lorik è albanese, anche se non dimentica il Kosovo e le sue origini.”
Cosa ne pensa del girone di qualificazione della’Albania? C’è la Serbia. E il Portogallo di Cristiano Ronaldo: è orgoglioso di affrontare un campione del genere?
“Certo che è orgoglioso, come tutti i difensori che affrontano Cristiano Ronaldo, è normale. Per lui però non c’è problema, lo ha già fronteggiato molte volte. La partita contro il Portogallo è speciale per tuti gli albanesi, ma ripeto per lui non c’è problema; speriamo stavolta di fare bene. Non dimentichiamo però che c’è anche la Serbia, ora in crisi, la Danimarca e la Francia, oltre all’Armenia. Noi albanesi conosciamo la nostra forza e le nostre possibilità, siamo un gruppo giovane con giocatori che calcano i campi internazionali. C’è anche Berisha. Lorik gioca sempre al massimo con volontà e al 100%, vuole ‘morire’ per questa maglia.”
Ha nominato Etrit Berisha. Che rapporto ha con lui Lorik?
“Anche lui è kosovaro, è andato via dal Kosovo da piccolo, ora tutti conosciamo Berisha. Quando è arrivato alla Lazio come una delle prime cose ha parlato con Lorik, poi c’è anche il ds Tare; penso che sia molto bravo. Lorik gli ha parlato della Lazio in positivo ed è stato decisivo per il suo arrivo, poi quando una squadra come la Lazio ti cerca non è difficile decidere. Ora lui sta facendo il suo lavoro come deve, ha un grande avvenire; è ancora giovane, non è facile arrivare in Italia e fare bene al primo anno, ma speriamo che tra qualche anno potrà conquistarsi qui una maglia da titolare.”
Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca
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