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PREMIO USSIROMA 2014. INZAGHI: “Il mio sogno? La Serie A e se LOTITO e TARE dovessero chiamarmi…”(FOTO)
Lunedì di premiazioni al Circolo Colli Aniene. Il tecnico della Primavera riceve il ‘Premio Arancio’. Non era presente invece LULIC…
PREMIO USSI – Lunedì di fine campionato con la consueta consegna dei premi Ussiroma. Per il 2014 saranno premiati Senad LULIC (che non sarà presente) per il ‘Premio Limone’ che sarà consegnato in altra sede e Simone INZAGHI per il ‘Premio Arancio’. Premi anche per i giallorossi Rudi Garcia e Mattia Destro.
LA CRONACA DELL’EVENTO
Ore 11.10 – Il tecnico della Primavera, Simone INZAGHI, fa il suo arrivo presso il Circolo Canottieri Lazio in compagnia del giallorosso Mattia Destro col quale si intrattiene
Ore 11:27 – C’è anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e l’assessore allo Sport di Roma Capitale, Luca Pancalli
Ore 11:40 – Questo l’elenco dei premiati:
Premio alla carriera a Mario Sconcerti
Premio Desk a Massimiliano Mascolo
Premio Giovani a Filippo Consales
Premio Arancio a Rudi Garcia e Simone Inzaghi
Premio Limone a Mattia Destro e Senad Lulic (il Premio a Lulic verrà consegnato in altra sede)
Premio Ussiroma 2014 a Franco Chimenti
Premio Ussiroma fotografi 2014 a Gilberto Carbonari (alla memoria)
Premio Giorgio Tosatti a Enrico Maida.
Saranno poi consegnati particolari riconoscimenti ad alcuni rappresentanti dello sport che hanno avuto modo di tenere alto il nome della regione Lazio (Gianni Nagni, Romano Battisti, Nicola Benetti, Angelo Gregucci, Luca Mazzone).
Con questi sarà premiata l’intera squadra di calcio di Ussiroma, ancora una volta campione d’Italia nel Campionato dei giornalisti sportivi, capitanata da Paolo Franci e Alberto Dalla Palma.
Nell’occasione sarà consegnato il tradizionale Premio Golf Passione e Competenza (alla sua XI edizione) a Lorenzo Dallari, vice direttore di Sky Sport.
Il Premio Maurizio Melli (alla sua XIV edizione) è stato invece assegnato a Marco Calabresi.
Ore 11:45 – Premiato Angelo Gregucci, ex giocatore della Lazio oggi tecnico della Salernitana: “Il Frosinone è stato più bravo di noi, quindi ha meritato la promozione. I risultati sportivi sono importanti, nella mia carriere non ne ho vinti molti, però quest’anno ho vinto un premio ancor più bello, che é il riconoscimento della famiglia Morosini. L’ho allenato, era un ragazzo splendido che è morto su un campo di calcio. Mi ha insegnato molto, ho sempre cercato di creare un rapporto con i miei giocatori che vada al di là dell’ambito sportivo”.
Ore 12.47 – Arriva il momento della premiazione per Simone Inzaghi: “Ringrazio il circolo Aniene, la mia prima vittoria da allenatore é stata la Coppa Italia Primavera. C’era un gruppo di soci laziali del circolo dietro la mia panchina a Firenze, quindi voglio ringraziarli e li aspetto a Rimini per le finali. Sarà difficile vincere, ma ci proveremo anche quest’anno. Il passaggio dal campo alla panchina? Non è stato semplice, anche se negli ultimi anni di calciatore ho avuto qualche problema fisico e quindi ho giocato poco. Credo abbia sofferto di più mio fratello, perché é passato da giocare sempre ad allenare. Il mio approccio è stato meno traumatico. Con lui mi confronto, in questo campo ho più esperienza visto che alleno da 4 anni e lui da 2”.
Sulla stagione in corso
“Le prime due occasioni, nel torneo di Viareggio e nella Coppa Italia siamo stati bravissimi. Ora ci sono le finali scudetto, il Milan non ci sarà, la mia Lazio sì, sarebbe straordinaria l’accoppiata scudetto-Coppa Italia visto che non è mai riuscita a nessuna squadra. Il sogno allenare in A? È il mio grande sogno, mi sono formato a Roma, sono qui da 15 anni, ho due figli romani. Il presidente lo sa, so che lui e il diesse Tare mi apprezzano, se un giorno mi dovessero permettere di fare il salto mi farò trovare pronto. Giovani? L’anno scorso hanno esordito Keita e Crecco, in questa stagione é toccato a Minala e Tounkara. Abbiamo tanti buonissimi giocatori, come anche Filippini, Lombardi e Pollace per esempio. Speriamo di inserirli piano piano, perché il calcio ne ha bisogno. Destro? Il capocannoniere è stato Immobile che é un classe ’90, Destro è ’91, il panorama italiano sarà a posto per un bel po’ di anni”.
Ore 13.25 – INZAGHI ha poi rilasciato alcune battute ai microfoni dei cronisti presenti: “Primavera pronti per il salto? Ce ne sono tanti, stiamo lavorando da anni nel migliore dei modi. L’anno scorso Keita e Crecco sono stati aggregati alla prima squadra, quest’anno è toccato a Tounkara e Minala, speriamo che possano esordire molti altri, come Lombardi, Filippini, Pollace, i due portieri. Keita? Bravissimo, ha fatto benissimo. Al primo anno di Serie A non è mai facile imporsi, ha dimostrato sul campo il suo valore. Il sogno è che gli altri ragazzi possano ripercorre le sue orme”.
Sulle rivali delle Final Eight
“Sono tutte forti, affronteremo compagini molto attrezzate. Se devo fare un nome dico il Torino, una squadra molto ben allenata, con un tecnico come Longo che conosco bene. Ma saranno tutti match difficili”.
Sulla carriera del fratello al Milan
“Dopo due anni con i ragazzi credo sia pronto per la Serie A, adesso deciderà la società il da farsi. Lui la maglia del Milan ce l’ha cucita addosso. Io e lui abbiamo un rapporto stretto, sono mesi che se ne parla, lui è tranquillo, lavora sereno, poi vedremo. Bollini-Inzaghi in prima squadra e Reja direttore tecnico? (Ride, ndr)… Sto lavorando nel migliore dei modi con i miei ragazzi, poi vedremo quello che riserverà il futuro”
Su Tounkara
“È un anno più giovane di Keita quest’anno ha avuto un infortunio serio, a gennaio era già pronto per la A. Pian piano sta ritrovano il campo. Se ho già scelto chi far salire dagli Allievi? Sì certo, mi sono già confrontato con la società. Adesso avremo la finali sia loro che noi, poi vedremo”.
Sulla stagione della Lazio
“Dopo aver perso la Champions per due anni e dopo la vittoria della Coppa Italia, il nono posto di quest’anno non rispecchia il valore della rosa. Può capitare un’annata così, un buon girone di ritorno non è bastato per andare in Europa. C’è la volontà per ripartire nel migliore dei modi. Speriamo di tornare in una competizione Uefa e che il pubblico torni quello di una volta, vicino alla squadra”.
(Fine)
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