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PIOLI: “Ora non esaltiamoci, c’è da lavorare ma abbiamo le qualità. BIGLIA-LEDESMA? Ora voglio un centrocampo dinamico”
C’è tanta euforia in casa Lazio dopo la bella vittoria di ieri contro il Cesena, con il mister Stefano PIOLI in testa…
NOTIZIE SS LAZIO- C’è tanta euforia in casa Lazio dopo la bella vittoria di ieri contro il Cesena, con il mister Stefano PIOLI in testa. Ora all’orizzonte c’è il match impegnativo in casa del Genoa, bestia nera capitolina; intanto però il tecnico biancoceleste è tornato a parlare della sfida vinta contro i bianconeri per 3-0 intervenendo ai microfoni della radio ufficiale ‘Lazio Style Radio 89.3’. “Ieri siamo stati bravi per quanto riguarda la lucidità, ma se vogliamo crescere però dobbiamo avere continuità di risultati. Dobbiamo spingere sull’acceleratore e pensare già alla prossima partita con il Genoa. Andremo ad affrontare un avversario particolarmente temibile e dovremo prepararci molto bene. Sarà un altro test difficile, ma abbiamo la capacità di fare bene”, il succo delle dichiarazioni di Pioli, che guarda alla prossima giornata, ma intanto esulta.
“Daje ci sta! La partita di ieri è già archiviata. Abbiamo dato una certa continuità perché la gara di Milano aveva offerto comunque una buona prestazione. Ora abbiamo sistemato alcune cose, pensiamo già alla prossima contro il Genoa. Era importante fare la partita, mantenere la gestione della palla, ma anche nella partita di ieri ci sono state delle situazioni che dovevamo gestire meglio. Abbiamo fatto una buona gara ma per crescere e diventare la squadra che vogliamo dobbiamo ancora migliorare, a partire dalla prossima partita contro il Genoa. Ieri siamo stati bravi nella lucidità, a capire quando forzare la giocata. Abbiamo avuto la pazienza e la forza necessaria per creare superiorità numerica. Dopo il primo gol dovevamo gestire meno il pallone e provare a spingere di più. Dovevamo provare ad andare a riposo con il doppio vantaggio”.
Domenica contro il Genoa, il terzo modulo diverso su tre partite avversarie di campionato.
“Credo che il Genoa sia una squadra che sa adattarsi alle caratteristiche dell’avversario. Nonostante ciò non cambierà il nostro atteggiamento. Dobbiamo provare a imporre il nostro gioco e costringere l’avversario a fare più la fase difensiva che offensiva”.
Per Gentiletti un esordio che non si dimenticherà facilmente, punti in partita e in testa…
“Sì credeva di aver contribuito ancor di più alla classifica della Lazio con i suoi punti, ma poi gli ho dovuto spiegare che i punti in testa non valevano per la classifica (ride, ndr). E’ un giocatore che parla molto ed ha una grande personalità. Legge molto bene le situazioni di gioco ma se la difesa si comporta bene è anche merito del centrocampo e dell’attacco.
Che ruolo ha Lulic, che è stato anche criticato.
“Abbiamo bisogno in questo momento di interni di centrocampo che sappiano aggredire gli avversari e far ripartire l’azione in velocità. Senad sta dando una grande mano, ha un’aggressività e una voglia di recuperare il pallone molto importante; ha avuto anche occasione di far gol. Il gol di Candreva è anche merito suo perché si è inserito bene in area portando via l’uomo. Avevamo 4 uomini in area e questo è sicuramente positivo.”
Com’è Pioli in panchina?
“Sono un allenatore che vive insieme alla squadra. Li incito e li riprendo nei momenti opportuni e così faccio anche in gara. Devi avere delle caratteristiche precise per fare l’allenatore. Devo dire che non ho dovuto fare grandi interventi nel riscaldamento, ma voglio essere sempre presente con i miei ragazzi; si gioca la domenica per come ci si allena durante la settimana. I giocatori per gran parte della gara si devono muovere senza palla, sono pochi i minuti in cui hanno il possesso. Stiamo cercando di dare un’identità di squadra sulle regole e sull’approccio alla gara. Ho due attaccanti importanti e se ci sarà occasione li proverò entrambi, cosa che non ho potuto fare molto in passato anche per via dei Mondiali. Ritengo che in un centrocampo a 3 gli interni mi devono garantire dinamismo e continuità, ora ho la fortuna di poter scegliere tanto e quando i giocatori mentalmente sono pronti diventa più facile anche per l’allenatore; più avanti si potranno provare anche altre soluzioni. Le prestazioni dipenderanno soltanto da noi, i risultati poi possono avere tante componenti. Ora non dobbiamo esaltarci, abbiamo ancora da lavorare. Il prossimo sarà un test difficile ma abbiamo le capacità per farci trovare pronti”.
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