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PAROLO: “Meritiamo il terzo posto, il gruppo è la nostra forza. Vorrei segnare nel derby!”
NOTIZIE LAZIO – 15 presenze, 2 gol e tanta sostanza. Questo lo score di Marco Parolo, centrocampista arrivato in estate dal Parma. Dopo un periodo di ambientamento iniziale, il numero 16 si sta inserendo al meglio nella Lazio. Quest’oggi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per commentare il suo momento e quello di tutta la squadra. Queste le sue parole:
Oggi doppia seduta. Come va il lavoro?
“Si riprende a buon ritmo, bisogna mettere fieno in cascina e lavorare per essere pronti per un inizio di 2015 molto importante.”
Facendo un passo indietro, cosa rimane della gara contro l’Inter?
“Rimane il fatto di essere andati a San siro a fare la partita contro l’Inter che doveva fare risultato. Noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo dove abbiamo imposto il nostro gioco. Dobbiamo analizzare la partita e gli errori del secondo tempo perché è brutto buttare via una prima frazione così. Sappiamo qual è il nostro valore, siamo una squadra che può far bene e ci meritiamo la posizione in classifica in cui ci troviamo.”
Cosa avete sbagliato secondo te?
“Secondo me è mancato il fatto di spaventare l’Inter con le ripartenze. Abbiamo buttato via alcune occasioni e abbiamo dato coraggio all’Inter, hanno messo la difesa più alta e tendevano a schiacciarci di più nella nostra metà campo. In queste partite se fai il terzo gol loro perdono sicurezza, invece con il passare dei minuti noi facevamo fatica a ripartire e hanno preso più forza. Kovacic ha fatto un gran gol e quello li ha aiutati. Fino a quel momento avevano avuto qualche occasione, ma non c’erano i presupposti per segnare.”
Il tuo ruolo nella Lazio?
“Gioco in un ruolo in cui devo fare tutte e due le fasi, devo concentrarmi molto anche sulla fase difensiva, ma anche sull’impostazione. Devo partire più basso per manovrare col centrocampo e alzare il pressing. Provo sempre ad attaccare la porta, ma non sempre ci riesco. Avrei potuto segnare qualche gol in più, ne mancano un paio per rispettare le aspettative. La presenza nelle due fasi è la cosa più importante. Con questo spirito possiamo dire la nostra, i primi difensori sono gli attaccanti. Djordjevic e Klose si sacrificano molto per la squadra. L’importante è il risultato non chi segna.”
Come ti stai trovando?
“Il gol manca sempre e spero di trovarlo presto, però è ancora più bello vincere e sapere di aver contribuito anche in altre situazioni. Bisogna pensare alla squadra e non a se stessi altrimenti si perde di vista il nostro obiettivo.”
Mancano dei punti in classifica?
“Se pensiamo ad alcune gare sì, ma nell’arco di un campionato ciò che si perde poi si ritrova. Mi aspetto un 2015 dove, se continuiamo su questa strada, faremo sicuramente più punti rispetto a quanto fatto finora. La classifica è giusta e con un po’ di fortuna e cattiveria si può fare meglio. I tanti infortuni ci hanno costretto a cambiare difesa, per avere un reparto forte serve confidenza e affidabilità.”
Margini di miglioramento della Lazio?
“Tantissimi, il primo tempo con l’inter dimostra che possiamo fare tanto. Dobbiamo togliere alcuni black out in cui la squadra sembra in controllo. Finché siamo al massimo e su di giri possiamo giocarcela con tutti, quando bisogna gestire la partita dobbiamo fare il salto di qualità. Ora siamo una buona squadra, se miglioriamo questo diventeremo una squadra forte.”
Sui ritmi di gioco.
“Siamo tanti giocatori propensi ad andare e buttarci negli spazi. Cerchiamo di attaccare e girare palla per trovare la porta, ogni partita creiamo molto. Ci manca la capacità d abbassare i ritmi perché perdiamo la nostra dimensione. Questo è ciò che chiede il mister. Se eliminiamo questo possiamo veramente far bene.”
Obiettivo primi cinque posti? Sperate in qualcosa di più?
“Viviamo di giornata in giornata, non facciamo programmi. L’Europa è il minimo per fare un buon campionato. Un ottimo campionato significa terzo posto. Dobbiamo guardare avanti e non dietro, vogliamo cercare di accorciare la classifica con la Roma. Dobbiamo guardare avanti perché se si guarda dietro prima o poi ti raggiungono perché ci sono squadre forti.”
Sulla Sampdoria.
“E’ una squadra che gioca con una mentalità simile alla nostra, giocano sulle ripartenze. Tutti si sacrificano per l’altro e la squadra rispecchia lo spirito del mister. Meritano il nostro rispetto, ma noi giochiamo in casa e dobbiamo avere un briciolo di voglia e di qualità in più. La squadra deve portare tutti a rendere il massimo, sarà una partita difficilissima.”
Mihajlovic valore aggiunto?
“L’allenatore fa la differenza in tutte le squadre, un bravo tecnico coinvolge tutto il gruppo nella propria idea. Vedo la Samp e la Lazio, tutti sanno cosa fare e lo fa per la squadra e per il compagno. Non vedo nessuno che si ferma e si lamenta. Questo fa la differenza, il gruppo forte fa arrivare i risultati. Ogni squadra ha i suoi buoni giocatori.”
Sul derby?
“Da come ne parlano sarà una grandissima emozione e ho gran voglia di giocarla. Bisogna prima pensare alla Samp perché quella potrebbe essere un grosso trampolino di lancio per affrontare il derby alla grande. Bisogna essere concentrati quotidianamente e pensare partita per partita. Non dobbiamo farci distrarre dal derby.”
Cosa vorresti per il derby?
“Spero di vincerlo con un mio gol, sarebbe veramente bello. Se non segno io ma un altro esultiamo uguale.”
Sulle pressioni di Roma.
“E’ il bello di questa città, c’è grossa passione e la voglia di trasmettere l’amore si vede in ogni singola cosa. Si vede gente che ti sprona e ci crede, è bello poterli aiutare a credere in qualcosa. Cominciamo a capire che la squadra può dare tanto. A san Siro potevamo fare di più, ciò che arriva è un riconoscimento per la squadra, ma un piccolo passo falso mette pressione perché la squadra può ambire in alto.”
Sul rientro di Biglia e Candreva.
“Abbiamo un’idea e un concetto di squadra, chiunque entra deve sacrificarsi e fare il proprio compito al massimo. La nostra forza è il gruppo, la partita si risolve ma se abbiamo la stessa testa possiamo fare bene. Chi ha giocato ha sempre fatto bene. Biglia e Candreva sono importantissimi, fanno la differenza. Ci aspettiamo un loro ritorno alla grande, spero che tornino il prima possibile.”
28 gol fatti, si produce tanto.
“Alcune volte dobbiamo regolare la voglia di andare e sprecare energie. Spesso facciamo movimenti, se siamo qua è grazie a questa mentalità. Mi piace del mister l’essere sempre aggressivi e l’andare a prendere l’avversario e giocarcela a viso aperto. Sono 4/5 mesi che si lavora insieme, per fare le cose fatte bene ci vuole tempo. Secondo me su alcuni aspetti abbiamo bruciato le tappe, su altri dobbiamo ancora migliorare.”
Su Felipe Anderson.
“Mi ha stupito fin dall’inizio, gli dicevo sempre ‘mettici più cattiveria, se salti l’uomo fai la giocata’; secondo me sta capendo questo, contro l’Atalanta si vede questo. Può fare 10 giocate importanti a partita con le sue caratteristiche. Deve continuare a lavorare come sta lavorando in questi mesi. Ha enormi qualità e grossi margini di miglioramento. Per noi al momento è un valore aggiunto. I giocatori che fanno la differenza sono i benvenuti.”
Sul ciclo di partite della Lazio.
“Il fattore Olimpico può essere importante, deve essere un valore aggiunto. Dalla forza dei tifosi dobbiamo essere bravi ad affrontare queste partite alla grande. Sicuramente penso che possiamo avere più autostima vincendo, ma la strada per l’Europa è ancora lunga. Dobbiamo prendere le partite nel modo giusto e giocare in casa deve essere una carica.”
Che tipo sei nello spogliatoio?
“E’ divertente, ma devo capire ancora un po’ di lingue, ci sono vari serbi, slavi e così via. Ci stiamo conoscendo e piano piano ci si inserisce. Si cerca di scherzare e ridere perché fa parte del nostro gioco, bisogna cercare sempre di divertirsi.”
Come hai passato le feste?
“Le ho trascorse a casa con mio figlio. Ho fatto il giro di tutti i parenti, è sempre bello tornare a casa e salutare chi vedo poco. Mio figlio sta benissimo.”
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