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Rafa vuole salutare Napoli col botto affidandosi ancora al suo ‘Pipita de Oro’, ma il futuro rimane un rebus

ZOOM AVVERSARIA – Benitez ha già annunciato l’addio agli azzurri ma con la volontà di regalargli la Champions. Pioli dovrà sfruttare le profonde lacune difensive dei partenopei…

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L’AVVERSARIA: IL NAPOLI – Il derby è ormai alle spalle, non c’è spazio né tempo per rimuginare. Domenica sera, ore 20.45, stadio ‘San Paolo’: data e luogo sono ben fissati nella mente degli uomini di Pioli, rappresentano l’ultimo appuntamento da non fallire. Si decide la Champions contro una squadra mai così incostante negli ultimi anni come in questo, il Napoli di Rafa Benitez che si trova tutto d’un tratto a dover salvare una stagione che poteva essere storica ma rischia invece di finire nel dimenticatoio. Lazio 66, Napoli 63: tre punti che arrivati all’ultima giornata fanno tutta la differenza del mondo, tra la Champions League e l’Europa League. La squadra di Benitez ha un solo risultato utile a disposizione, la vittoria, per centrare l’obiettivo che fino a qualche giornata fa sembrava svanito del tutto, prima del periodo di appannamento (e di sfortuna) della Lazio.

FUTURO DA DECIFRARE, IL PRESENTE NON E’ DA MENO – A proposito di Rafa, dopo aver abbandonato anche l’Europa League nella semifinale col Dnipro poi sconfitto in finale dal Siviglia, è stato ufficializzato il suo futuro. Un futuro che non lo vedrà ancora sulla panchina azzurra, ma probabilmente su quella blanca del Real Madrid o su quella rossoazzurra del West Ham. “Il mio ciclo qui è finito, ma voglio lasciare regalando al Napoli la Champions”, Pioli non ha nessuna intenzione di esaudire l’ultimo desiderio napoletano di ‘Don Rafael’. E in casa azzurra è già partito il totoallenatore, con i nomi più gettonati che hanno i volti di Mihajlovic e Spalletti. “Non ci sarà una rifondazione”, ha giurato De Laurentiis anche se è inevitabile che un nuovo tecnico implichi di conseguenza anche un nuovo progetto tecnico che non è dato sapere dove porterà. E’ chiaro che tanto, tantissimo dipenderà dalle ‘orecchie’ che avrà la prossima coppa europea a cui il Napoli parteciperà. Il primo nodo da sciogliere è ovviamente quello relativo al ‘Pipita’ Higuain, che senza Champions League per il secondo anno di fila difficilmente rimarrà ad incantare il ‘San Paolo’.

HIGUAIN DIPENDENTI – Proprio l’argentino è stato l’elemento trainante di questo Napoli, mai come in questa stagione.  L’ex Real Madrid ha saltato una sola partita delle 58 giocate dai partenopei in totale, con 36 gettoni in campionato e 16 reti messe a segno condite da 7 assist. Alle sue spalle Callejon (11), Gabbiadini (8), Hamsik (7) e Mertens (6) compongono il secondo attacco più prolifico del campionato. Benitez non ha mai potuto fare a meno del tutto del suo ‘Pipita’, fondamentale anche e soprattutto in fase di ripiegamento e poi in quella di rifinitura. E’ lui ad aver trainato la carretta, grazie al suo carisma, alla sua esperienza e alla sua cattiveria agonistica che ne fanno inevitabilmente un obiettivo per qualsiasi top club. Quando il bomber albiceleste manca, o meglio quando non parte dall’inizio, la manovra del Napoli ne risente in efficacia e così tutta la squadra diventa più vulnerabile avendo nella difesa il vero punto debole (ben 50 gol subiti). E’ lì che la Lazio dovrà puntare, sfruttare le grosse lacune nel reparto arretrato dei partenopei, che sarà costretto a fare a meno di Britos, squalificato per 3 giornate dopo la testata rifilata a Morata nella sconfitta per 3-1 in casa della Juve di sabato scorso. La squadra di Benitez, alla sua ultima gara col Napoli, però potrà contare sulla speranza ritrovata inaspettatamente, ma soprattutto sulla vera e propria bolgia che sarà il ‘San Paolo’ e proverà a trascinare gli azzurri. Un clima a dir poco ostile e di fuoco aspetta gli uomini di Pioli che dovranno davvero dare fino all’ultima goccia.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Una sola vittoria nelle ultime cinque partite tra campionato ed Europa League per questo Napoli che non può più permettersi passi falsi. I dubbi sono dal centrocampo in poi, con una difesa praticamente già fatta: davanti ad Andujar ci saranno Maggio, Albiol, Koulibaly e Ghoulam con i due terzini sempre molto alti e molto propositivi nell’ultimo 4-2-3-1 di Benitez. In mediana confermato il sempre più cresciuto e decisivo David Lopez in compagnia probabilmente di Inler. Dietro all’unica punta imprescindibile Higuain sicuro del posto sembra Callejon, con Hamsik, Gabbiadini (che comporterebbe probabilmente un cambio di modulo in quanto speso utilizzato anche da punta), Insigne e Mertens a giocarsi gli altri due. Neanche a dirlo, in attacco il Napoli fa paura e l’ideale sarebbe quello di tenere i ritmi bassi, gioco che però non è per nulla congeniale a questa Lazio di Pioli.

Francesco Iucca

LA PROBABILE FORMAZIONE  

NAPOLI (4-2-3-1): 45 Andujar; 11 Maggio, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 19 David Lopez, 88 Inler; 7 Callejon, 17 Hamsik, 14 Mertens; 9 Higuain.

LA ROSA DEL NAPOLI

PORTIERI

45 Mariano Andujar
15 Roberto Colombo
1 Cabral Barbosa Rafael

DIFENSORI

33 Raul Albiol
5 Miguel Angel Britos
31 Faouzi Ghoulam
4 Adriano Buss Henrique
26 Kalidou Koulibaly
3 Ivan Strinic
44 Bruno Uvini

CENTROCAMPISTI

6 Jonathan De Guzman
77 Walter Alejandro Gargano
17 Marek Hamsik
88 Gokhan Inler
8 Jorge Luiz Frello Jorginho
19 David Lopez Silva
11 Christian Maggio
16 Giandomenico Mesto
18 Juan Camilo Zuniga

ATTACCANTI

7 José Maria Callejon
23 Manolo Gabbiadini
24 Lorenzo Insigne
9 Gonzalo Higuain
14 Dries Mertens
25 Miguel Perez Cuesta Michu
91 Duvan Esteban Zapata

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