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Auronzo 2015. Palombi: “Essere qui è il più grande trofeo da quando sono alla Lazio”
AURONZO 2015 – L’attaccante proveniente dalla Primavera aggiunge: “Ringrazio anche Inzaghi, mi ha sempre insegnato molto”…
AURONZO 2015 – Simone Palombi, bomber della Primavera dello scorso anno, è con la prima squadra a sudare sotto le tre cime di Lavaredo. Il giovane è stato intervistato da Lazio Style Radio 89.3, per parlare del suo primo ritiro con i “grandi” e delle sue impressioni sulla preparazione di Pioli:
Come stai?
“E’ un’esperienza unica, è una scuola di calcio. Era un obiettivo che mi ero prefisso. E’ un onore essere qui e posso imparare veramente tanto”.
Qual è stato il primo ostacolo?
“I ritmi sono diversi, la velocità di pensiero e di gioco è diversa. In primavera anche ho dovuto abituarimi al ritmo. Noi stiamo apprendendo per dare un contributo a questa squadra”.
Chi ti aiuta di più?
“Ogni gesto, ogni giocata che fanno mi impressionano. Sono campioni dentro e fuori dal campo. Ho ricevuto consigli da Miro, Felipe e Candreva, apprendiamo e vediamo a fine ritiro”.
Ti muovi molto di più in campo…
“Mi piace spaziare sul fronte d’attacco, ma anche quando ho giocato seconda punta i gol sono arrivati. Per un attaccante è fondamentale buttarla dentro”.
A chi ti ispiri della prima squadra?
“Rubo con gli occhi da tutti, prendo in considerazione tutto il reparto offensivo e provo a riportare i movimenti in campo”.
Dove devi migliorare?
“Sono cresciuto dal punto di vista fisico e tecnico tattico. C’è un po’ da lavorare sull’agonismo e cercherò di fare ancora di più”.
Bel premio questo ritiro…
“E’ un motivo di orgoglio, il trofeo più grande che ho raggiunto da quando sono alla Lazio. tutti i giovani vorrebbero stare qui, ho l’opportunità di sfruttarla e non me la farò scappare”.
Sei molto duttile, potresti essere preso in considerazione da Pioli?
“Sono a disposizione del mister, qualsiasi cosa mi dice non c’è problema, l’importante è dare sempre il massimo, poi è lui a fare le scelte. Pioli mi sprona sull’aspetto agonistico, è importante reggere la fatica, il lavoro sotto sforzo te lo ritrovi in futuro. Mi dà tanti consigli e cercherò di ripagarlo”.
Ieri avete stonato sull’inno…
“Se facevamo anche i cantanti eravamo veramente impeccabili. Un giorno facciamo una prova di campo e vediamo chi va meglio”.
Cosa hai appreso da Inzaghi?
“E’ stato il primo che ha tirato fuori le mie potenzialità, mi ha dato fiducia. E’ un grande esempio e a noi attaccanti ci tiene d’occhio e ci dà consigli per far gol”.
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