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Incubo preliminari per l’Italia: negli ultimi 6 anni solo il Milan in Champions
NUMERI E CURIOSITA’ – L’eliminazione della Lazio è figlia di un momento di crisi per il calcio italiano…
NUMERI E CURIOSITA’ – Sei anni di preliminari, una sola italiana alla fase a gironi della Champions. Non è stata solo la Lazio a fermarsi sul più bello: i biancocelesti, con la sconfitta di ieri sera alla BayArena confermano infatti il momento di crisi del nostro movimento, incentivato dalla riforma attuata da Platini. Dal 2009 infatti l’obiettivo della Uefa è stato quello di ampliare l’elite del calcio europeo: playoff non più sorteggiati in base al ranking, ma divisi fra “piazzati” (le terze e quarte classificate dei principali campionati) e “campioni” (chi ha vinto il titolo nel proprio Paese). Un meccanismo che ha spalancato le porte della Champions a squadre di nazioni considerate “minori”, di cui abbiamo l’esempio lampante con Bate Borisov (ormai una abitué delle 32) e Astana, che ieri è diventata la prima squadra del Kazakistan nella storia della Champions.
SERIE NERA – La Lazio si è fermata lì dove, negli ultimi 6 anni, si sono arenate Udinese (2 volte), Sampdoria e Napoli. Solo il Milan, nell’edizione 2013-14 ce l’ha fatta, superando gli olandesi del Psv Eindhoven, con l’1-1 in Olanda e il 3-0 a San Siro. La serie negativa comincia dalla stagione 2010-11, quando la Sampdoria di Cassano e Pazzini si fa eliminare ai supplementari (dopo un doppio 3-1) dai tedeschi del Werder Brema: il club blucerchiato finirà la stagione con la retrocessione in Serie B. Un anno dopo è l’Udinese, che ha beffato la Lazio nella corsa al quarto posto a subire l’esclusione dall’Arsenal, con sconfitta sia all’andata che al ritorno con i parziali di 1-0 in Inghilterra e 1-2 in Friuli. Ancora lotta tra Udinese e Lazio in campionato, ancora bianconeri che la spuntano, stavolta per la differenza reti. Nel playoff si trovano di fronte i portoghesi dello Sporting Braga, ma gli uomini di Guidolin, sfortunati, si arrendono alla lotteria dei rigori dopo il doppio 1-1. L’edizione 2013-14, come detto, premia il Milan, ma un anno dopo il calcio italiano si lecca ancora le ferite con l’uscita del Napoli di Benitez contro l’Athletic Bilbao a seguito dell’1-1 al San Paolo e del netto 3-1 in casa dei baschi.
UN TREND INVERTITO – E pensare che tra il 1992 e il 2009, solo 4 formazioni italiane su 25 volte, non sono riuscite a passare il turno preliminare. La storia europea della Lazio conferma questi numeri: tre precedenti, (contro Copenaghen, Benfica e Dinamo Bucarest), tre passaggi del turno. Una tendenza clamorosamente invertita dalla riforma della Champions League attuata da Platini, datata proprio 2009. L’Italia, con queste eliminazioni non ha solo compromesso punti vitali nel ranking Uefa, ma anche posizioni nella speciale classifica che conta la percentuale di passaggio del turno ai playoff di Champions tra le 5 principali leghe d’Europa. L’Inghilterra, quasi infallibile, guida con l’88% (28 qualificazioni su 32), a seguire Spagna 87% (27/31), Germania 80% (20/25), Francia 74% (20/27) e Italia, quinta con il 71% e un totale di 22 passaggi del turno su 31.
Giorgio Marota
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