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Rocchi: “Lazio sfavorita nel derby, come noi nel 2005…”
NOTIZIE LAZIO – L’ex capitano biancoceleste: “Contro la Roma con Felipe Anderson e Candreva…”
Pubblicato il 2/11 alle 18.18
NOTIZIE LAZIO – Tommaso Rocchi sarà per sempre legato ai colori biancocelesti. Il quinto miglior marcatore della storia della Lazio torna a parlare del suo amore sportivo a pochi giorni dalla partita più importante: il derby della Capitale. Una stracittadina che ha lasciato il segno nella vita del bomber veneto: alla Roma ha rifilato 5 gol. Di questo e del momento attuale dei biancocelesti ha parlato Rocchi al sito gianlucadimarzio.com
LE SQUADRE – “Prevedo un bel derby – ha esordito l’attaccante – a Roma è sempre sentito, è diverso dagli altri. La Roma va forte, la Lazio fino a mercoledì anche. Hanno due grandi attacchi, Garcia vola con Salah e Gervinho. Loro due sono veloci e si sacrificano correndo come terzini, il sogno di qualsiasi allenatore. Nella Lazio vedo bene Felipe Anderson e Candreva, hanno le qualità per fare male a qualsiasi difesa. Sento ancora adesso Antonio, sono contento per la sua carriera”.
IL RICORDO – Nel match dell’Olimpico per 90 minuti tutti dimenticheranno la classifica: “E’ una partita sentita, ognuno dà il massimo. Tutto si azzera, quando sei sfavorito hai meno pressioni e giochi più serenamente però va anche detto che l’altra squadra è più forte. Il derby più bello? Sicuramente il 3-1 del 6 gennnaio 2005, dove abbiamo vinto dopo 5 anni. Segnai al debutto nel derby, indimenticabile.Dico anche quello del 3-2 del 2008, sempre con un mio gol. Quando affrontavo la Roma davo sempre il massimo, avevo più energie. La stracittadina più brutta? Tutti quelle che ho perso”.
LAZIALITA’ – L’amore per la Lazio arriva dall’incontro con Di Canio: “Paolo era laziale, ci parlava del derby ogni giorno. Così lo ha trasmesso agli altri, soprattutto a me”. Il futuro però dice Ungheria: “Ora sono in Ungheria da due anni (prima Haladás, ora Tatabánya, ndr) qui sto trovando continuità. Adesso ho un problema al ginocchio ma fortunatamente è tutto risolto, a breve torno in campo. Questo credo che sia il mio ultimo anno da calciatore, anche se amo giocare a calcio. Dopo il ritiro rimarrò in questo mondo, magari come allenatore. Anche se non ci ho ancora pensato bene perché serve esperienza, un grande allenatore deve saper gestire bene i gruppi”.
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