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Parigi. C’è un nono terrorista, identificate le 129 vittime. Sparatoria a Saint-Denis
PARIGI – La polizia tenta un’irruzione nel covo che lo nascondeva: morti 3 terroristi…
PARIGI – Rintracciato il covo dei terroristi: due camere d’albergo, prenotate a nome di Salah Abdeslam, ad Alforville, periferia sud di Parigi, dove tra l’11 e il 12 novembre hanno dormito sei persone. Si parla inoltre di un piccolo appartamento a Bobigny, a nord della città, dove risiedevano tre giovani…
AGGIORNAMENTO ORE 19.30 – Rimane ancora in dubbio l’eventuale uccisione di Abdelhamid Abaaoud, ritenuto l’ideatore degli attacchi. : il sito belga le Derniere Heure scrive che è tra le vittime dell’assalto delle teste di cuoio nella notte, ma non ci sono conferme.
AGGIORNAMENTO ORE 12.25 – Arrivano smentite sulla presunta uccisione della “mente” dell’attentato di venerdì: “Pensavamo che fosse nascosta nel covo dove questa notte è avvenuto il blitz della Polizia”, le parole del procuratore di Saint-Denis. Intanto secondo l’AFP, che cita fonti ospedaliere, sono state identificate tutte le 129 vittime degli attentati terroristici a Parigi.
AGGIORNAMENTO ORE 10.31 – Nel frattempo ieri notte è iniziata una sparatoria a Saint Denis, alle ore 4.30. La polizia avrebbe tentato di fare irruzione nell’appartamento dove si ritiene si nascondesse il nono uomo terrorista. L’operazione era ancora in atto stamattina: spari ed esplosioni hanno provocato la morte di 3 terroristi; mentre una donna si è fatta esplodere durante il blitz. Gli arresti invece sono cinque, 4 uomini e una donna.
AGGIORNAMENTO ORE 9.22 – In tutto sono dunque 9 persone: oltre ai sette jihadisti, che si sono suicidati con i giubbotti esplosivi dopo la strage, rimangono il fuggitivo Salah e un “nono uomo” non identificato e di cui non si hanno tracce. E’ possibile che quest’ultimo sia stato l’autista che ha condotto i tre kamikaze allo Stade de France e che avrebbo dovuto poi raggiungere i due fratelli Abdeslam, diretti forse a Monmartre, per compiere una strage simile a quella del Bataclan. Alla luce dei fatti gli imprevisti hanno indotto Salah e l’altro terrorista senza identità a interrompere l’operazione e a fuggire, lasciando il primo la Seat con tre mitragliatori sui sedili a Saint Denis e l’altro abbandonando la Clio nell’XVIII arrondissement. La polizia ha trovato infine un telefono cellulare, probabilmente di uno dei kamikaze del Bataclan, da cui era stato inviato un sms,” Ok, noi siamo pronti”, pochi istanti prima dell’irruzione nel teatro.
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