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Lazio brutta addormentata, la Vecchia Signora è ancora stregata
LAZIONEWS.EU – L’autogol di Gentiletti e la rete di Dybala condannano i biancocelesti alla sconfitta…
Pubblicato il 04-12-2015 alle ore 22:39
LAZIONEWS.EU – “Abbiamo solo due possibilità: scendere in campo sperando di non subire gol oppure giocarcela all’attacco”. Ci aveva provato Pioli a caricare i suoi alla vigilia, ma la Lazio non ha recepito il messaggio: ai biancocelesti va tutto male, il destino gli è avverso. Bastano 7 minuti per renderseno conto, il pallone sparato in mezzo da Dybala incontra il ginocchio di Gentiletti che gonfia la rete di Marchetti. Senza fare nulla la Juventus è già in vantaggio. Diventa difficile giocare quando ogni occasione ti punisce, è ancora più complicato se davanti c’è la Vecchia Signora. La Lazio non riesce a scuotersi, è impaurita dall’avversario, il periodo nero ne ha minato le sicurezze, i bianconeri sentono l’odore del sangue e alla mezz’ora finiscono la propria preda. Mandzukic serve Dybala, stop e tiro al volo, Marchetti si allunga in ritardo e non può che sfiorare la palla che entra. Il 2-0 spegne il match, la squadra di Pioli va al riposo sotto una pioggia di fischi.
Pioli si gioca il tutto per tutto: dentro Felipe Anderson e Keita, fuori Candreva e Kishna, ma non possono essere loro i salvatori della patria. La sostanza non cambia, l’unica emozione la regala Barzagli che tocca Radu in area, per l’arbtro il contatto è troppo leggero per concedere la massima punizione. Al minuto 64 arriva la prima conclusione nello specchio ad opera di Milinkovic-Savic, basterebbe questo dato a fotografare il momento laziale. Buffon deve sporcarsi i guanti, il portiere bianconero si ripeterà poi su Parolo e Keita; troppo poco per impensierire il numero uno della nazionale italiana. La Juventus è in controllo, Allegri getta nella mischia anche Cuadrado, esce Dybala acclamato dai propri tifosi. Il match non ha più nulla da dire, la Lazio non c’è e forse non c’è mai stata veramente. Un punto nelle ultime sei di campionato per i biancocelesti, parlare di crisi è un eufemismo ormai. La classifica comincia a farsi preoccupante, non c’è più tempo da perdere: se esiste una soluzione bisogna trovarla in fretta.
Matteo Vana
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