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Sassuolo, Mandelli: “Lazio, per fare punti devi lavorare sull’aspetto mentale”

NOTIZIE LAZIO – Il tecnico della Primavera emiliana: “I big devono trascinare in positivo la squadra…”

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NOTIZIE LAZIO – Paolo Mandelli, ex calciatore biancoceleste nel 1986-87, ora attuale tecnico della Primavera del Sassuolo, è stato intervistato ai microfoni di Lazio Style Radio.

Era meglio continuare l’onda vincente intrapresa con i nerazzurri?

“Da un certo punto di vista sarebbe stato meglio continuare a giocare, però dall’altra parte visto i problemi che ha avuto la squadra ultimamente, fare la sosta con una vittoria di spessore come quella di Milano ti permette di ricaricare le pile, di mettere apposto un po’ tutto e di guardare al mercato di gennaio con più lucidità.”

Quanto credi che ci sia margine di recupero per la Lazio per rientrare nel giro delle squadre di vertice?

“Ma secondo me i margini sono alti. Si possano ottenere vittorie di fila tramite l’entusiasmo e la convinzione ed è la cosa di più che manca alla Lazio, una volta acquisita sicuramente potrà portare dei risultati diversi da quelli del girone di andata.”

Poi parlando delle prestazioni:“Non è la Lazio sciolta dell’anno scorso, sbarazzina che sa di poter battere chiunque incontri. Per ottenere dei risultati sono varie le componenti per farti vincere: la scelta del modulo, dei giocatori, la parte tecninca, la parte atletica. Dall’altra parte c’è la questione mentale, sulla quale la Lazio deve lavorare molto.”

Ci si aspetta una parte di campionato diversa. Da chi ti aspetti un cambio di marcia?

“Ma sicuramente i big che sono quelli che dovrebbero trascinare la squadra in positivo e sono Klose, Candreva, Biglia. Poi ci sono giocatori di spessore come Keita che ancora deve trovare la sua strada. E’ un momento importante anche per la società e l’allenatore per poter decidere se puntare su questi giocatori qua o altrimenti investire su forze fresche e diverse.”

Contro il Carpi dovà prendere le redini Danilo Cataldi. Come lo valuti? 

“Soprattutto l’anno scorso Cataldi ha fatto vedere di essere un giocatore eclettico. E’ un giocatore che di personalità e di guida ti può far fare il salto di qualità, ma Cataldi è giovane e non è pronto ancora a queste responsabilità, che il ruolo che ha sempre rivestito non richiedeva.”

Con Il Carpi quali insidie possono nascere da questa partita?

“Il Carpi è una squadra pericolosissima che non si limiterà a difendere.”

La Lazio ha tante assenze, però deve continuare a fare punti e vincendo con Carpi e Fiorentina potrebbe stare a -2 rispetto alla Lazio dello scorso anno.

“Sarebbe un bel traguardo pensando a tutte le problematiche che sono capitate in questo periodo.”

Dal punto di vista tattico si sta ritornando a un centrocampo a tre. Può essere questa un segreto tattico importante?

“Secondo me si. Penso che il mister è sempre stato abituato a giocare così, le sue migliori prestazioni le ha sempre fatte a tre.”

Per quanto riguarda l’attacco, ripartiresti da Matri?

“E’ un giocatore che ha fatto un’ottima carriera, ma ha sempre dimostrato meno rispetto alle sue qualità. Ultimamente sta facendo prestazioni positive.”

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