Pioli, sotto Natale sonni più tranquilli: scacciato l’incubo big match

Pubblicato il 22/12 alle ore 17.oo

NEWS DEL GIORNO – La Lazio è in vacanza, i biancocelesti godono di una settimana di riposo dopo l’ultima fatica del 2015, il match di San Siro contro l’Inter. Mister Pioli è tornato a casa, nella sua Parma, per passare un tranquillo Natale in famiglia, rasserenato ancor di più dall’ultima prestazione della sua truppa, uscita vincitrice dall’incrocio con la capolista nerazzurra e rafforzata dai tre punti scaccia-crisi. Al Meazza i capitolini si sono liberati dell’enorme quantità di tabù che li accompagnavano in questa stagione altalenante: la rete di Candreva che ha aperto le marcature ha permesso in un solo colpo di cancellare lo zero dal totale dei gol fatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo ed ha rappresentato la prima rete messa a segno da Biglia & co nell’arco del primo quarto d’ora di gara.

PRIMA GIOIA – Oltre a questi piccoli ma importantissimi dettagli c’è anche un altro dato che fa sorridere e permette di guardare al futuro con un pizzico di speranza in più: la Lazio ha finalmente avuto la meglio in uno scontro con una squadra al vertice. In stagione, prima della vittoria contro l’Inter era già caduta contro Napoli, Roma, Juventus e Milan. In queste quattro sfide lo score è disastroso: 12 gol subiti e uno solo segnato, firmato Kishna nel match contro i rossoneri, ma quando il risultato era ormai irrimediabilmente compromesso. L’unico exploit prima del match pre-natalizio risale alla seconda uscita ufficiale in assoluto. All’Olimpico cadde il Bayer Leverkusen, affondato dalla zampata vincente di Keita nell’andata dei preliminari di Champions. Al ritorno fu disastro, Lazio sconfitta 3 a 0 e tornata in patria con la coda fra le gambe. Il successo di carattere sugli uomini di Mancini accende nuove aspettative per il futuro: alla ripresa del campionato, dopo l’Epifania col Carpi, c’è la Fiorentina in trasferta, nel giorno del 116esimo compleanno della Lazio.

LO SCORE DI PIOLI – Nonostante il primo passo sia stato compiuto, i numeri restano preoccupanti. Cinque sconfitte su cinque contro Allegri: un solo gol segnato e due coppe, la Tim Cup prima e la Supercoppa poi, finite in mano ai bianconeri. Contro la Roma il conto non migliora di molto, Garcia, per ora, batte Pioli. Un punto in tre partite, risalente allo scorso gennaio quando allo show di Felipe Anderson rispose Totti con una doppietta, fissando il risultato sul 2-2. Sostanziale equilibrio con il Napoli: l’anno scorso una sconfitta e una vittoria in campionato, la memorabile notte del San Paolo che ha regalato il terzo posto, a cui vanno aggiunte un pareggio e la vittoria nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Quest’anno sono pesanti come un macigno le 5 reti subite al San Paolo. Anche con il Milan saldo negativo, 3 sconfitte e 2 vittorie. La rivincita di domenica scorso contro l’Inter vale la parità: una vittoria per parte e un pareggio contro Mancini, che Pioli non aveva mai battuto prima. L’unico sorriso è regalato dalla Fiorentina, a cui la Lazio della scorsa stagione ha rifilato sei gol, tenendo la porta inviolata. Il dato rimane comunque ampiamente negativo: su 21 big match la Lazio ne ha persi 13 e vinti 7, portando a casa solo un terzo della posta in palio. Numeri che sulla scia della prova grintosa messa in mostra a San Siro devono necessariamente migliorare per tornare a pensare concretamente alla zona Europa. La Viola è lanciata e non sarà semplice, ma quella del 9 gennaio,dopo quella col Carpi, sarà una vera e propria prova di maturità per questa Lazio, il termometro che potrebbe certificare l’uscita dalla crisi.

Gian Marco Torre