Pioli: “Spingiamo in campionato per tornare in alto, pensiamo una partita alla volta”

Pubblicato il 16/01 alle 14.12

NOTIZIE LAZIO – Si avvicina l’appuntamento del Dall’Ara di domenica, valido per la quindicesima giornata di campionato di Serie A. Quest’oggi, come rende noto la Società Sportiva Lazio in un comunicato, Pioli prende la parola presso la sala stampa del Centro Sportivo di Formello, prima della partenza del gruppo per Bologna.

LA CONFERENZA

Il responsabile della comunicazione De Martino: “Prima di iniziare vogliamo ricordare Pietro Pasquetti, nostro collega che viene ricordato oggi con un memorial. Un abbraccio alla famiglia e ricordiamo il collega che circa un anno fa ci ha lasciato.”

PIOLI

Dopo Firenze qualche certezza in più?
“Abbiamo vinto una gara importante ma non abbiamo fatto ancora niente, dobbiamo fare un ritorno molto migliore rispetto all’andata. Dobbiamo pensare una partita alla volta, tutte sono fondamentali per migliorare la classifica”.

Segnali positivi?
“Abbiamo capito le lezioni del passato, ma la squadra deve dimostrarlo. Deve giocare con la fame necessaria per poter vincere la partita”.

Bisevac è pronto per l’esordio?
“La settimana di lavoro gli è servita, ora conosce meglio i meccanismi e il nostro modo di comunicare in campo. E’ pronto e disponibile, stanno bene anche i compagni quindi poi vedremo che scelte fare domani”.

Torna da avversario a Bologna, che sensazioni ha?
“Ho ricordi positivi della mia esperienza, ho dato tanto e ricevuto tantissimo. Vado a Bologna con la missione di tornare a Roma con dei punti, dobbiamo fare la partita da Lazio, come sappiamo fare”.

Penserà anche alla sfida di mercoledì contro la Juventus?
“No, dagli errori del passato dobbiamo imparare. Ci è mancata continuità e costanza, quindi dobbiamo pensare una partita alla volta. Dobbiamo migliorare la nostra classifica, per tornare in alto dobbiamo spingere forte in campionato”.

Dall’esterno la Lazio sembra cambiata…
“Credo che sia cambiato l’approccio, il mese di novembre ha tolto qualche certezza e un po’ di autostima. E’ cambiato l’approccio alle partite, è più determinato e c’è la voglia di fare la gara contro ogni avversario. Non abbiamo fatto ancora niente, siamo troppo lontani dalle posizioni in cui volgiamo essere. Dobbiamo pensare a vincere tutte le partite, pensando sempre che la prossima partita è quella più importante”.

Che Bologna si aspetta?
“Sotto l’ottimo lavoro di Donadoni ha dato una sterzata importante al campionato, ha fatto risultati importanti e l’ultima sconfitta contro il Chievo è stata immeritata. Gioca un calcio moderno, ha giocatori di qualità, ci aspetta un avversario difficile da superare ma ha i propri punti deboli e li abbiamo studiati per colpirli”.

Sul cambio modulo e il baricentro della squadra. Chi guida l’atteggiamento?
“Non credo che i numeri facciano la differenza, non cambia tra 4-1-4-1 e 4-3-3, la squadra deve essere compatta. Può essere aggressiva sia stando alta che bassa, nelle ultime uscite abbiamo giocato con squadre che facevano possesso palla, abbiamo provato ad aggredirle. Conta avere una squadra compatta, in fase difensiva gli attaccanti lanciano il pressing e la squadra deve salire per raddoppiare. La mentalità è sempre rimasta quella, non dobbiamo dimenticare di attaccare la profondità. Cercheremo di portare avanti il nostro modo di giocare, difendere attaccando”.

Lulic è pronto?
“Ha fatto un gran lavoro fisico in queste settimane, è fuori da un po’ e gli potrebbe mancare il ritmo partita. E’ disponibile, non ha problemi a fare contrasti”.

Su Gentiletti in ottica mercato:
“Ci parlo tutti i giorni, così come con tutti gli infortunati. Sul mercato la società sa come la penso e sta lavorando. La società fa il mercato ed è giusto chiedere a loro. Se vuole rimanere? Credo di sì”.

Sei risultati utili consecutivi:
“Noi siamo una squadra che più giochiamo meglio stiamo. Non credo sia l’Europa League la responsabile dei risultati altalenanti, i risultati positivi danno fiducia ed entusiasmo. Abbiamo preparato la gara in un certo modo, credo che possiamo fare bene anche quando ci saranno i confronti continui. La squadra ha risposto, è una questione di attenzione e di concentrazione di fare le cose che sappiamo con continuità”.

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