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Canovi: “Bielsa non ha creduto alle promesse. Inzaghi? Sa di essere la seconda scelta”
NOTIZIE LAZIO – L’ex procuratore parla del caso Bielsa e del ritorno di Inzaghi…
NOTIZIE LAZIO – “In casa Lazio Inzaghi sarà pur felicissimo per questa panchina ma c’è consapevolezza di essere una seconda scelta. E questo non può fargli piacere. La Salernitana prende un allenatore a stagione già iniziata. Insomma, non parte benissimo”. Dario Canovi, storico procuratore ed esperto uomo di calcio ha commentato così la situazione in casa Lazio. “Se deve investire – sia chiaro, non solo in termini economici – lo farà sempre nella piazza che è in serie A. Parto dal presupposto che sono contrario a questa situazione di multiproprietà” rivela ai microfoni de La Città.
Poi aggiunge: “Bisognerebbe dare più autonomia alla Salernitana, sarebbe a mio avviso giusto che le decisioni relative alla Salernitana non siano prese da chi è pure presidente della Lazio. Non è semplice gestire due club, anche se sono in categorie differenti”.
E infine sulla vicenda Bielsa: “Non posso pensare che Bielsa abbia fatto un semplice capriccio. È vero che lo chiamano el Loco, ma per rifiutare una panchina importante come quella della Lazio devono esserci motivi seri. Bisognerebbe sapere cosa aveva assicurato e garantito il presidente a Bielsa perché quel che dice l’allenatore – e cioè di cedere almeno 18 giocatori – sta a significare che quel che era stato fatto l’anno scorso non andava bene. Avrà avuto il timore che le promesse fatte da Lotito non sarebbero state poi mantenute e non si sarebbe voluto ritrovare ad allenare una squadra senza gli elementi richiesti. È uno abituato ad allenare giocatori che gli piacciono, senza che siano però nemmeno dei fuoriclasse affermati”.
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