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Denizli: “Serviranno grinta e concentrazione per 90 minuti, dobbiamo crederci”
NOTIZIE LAZIO – Il tecnico aggiunge: “Abbiamo lavorato molto bene per domani…”
Pubblicato il 24/2 alle 17.28
NOTIZIE LAZIO – Alla vigilia del match di ritorno per i sedicesimi di finale di Europa League tra Lazio e Galatasaray, è intervenuto in conferenza stampa Mustafa Denizli, tecnico dei turchi, per presentare la sfida tra le due squadre. Ecco le sue parole:
DENIZLI IN CONFERENZA STAMPA
Osservazione sulla partita:
“Sappiamo molto bene il risultato dell’andata, sappiamo anche che performance dobbiamo avere per poter superare il turno. Crediamo di aver lavorato molto bene per domani, sappiamo che dobbiamo giocare con la mente e con tutta la nostra forza. Dobbiamo crederci in questi 90 minuti, poi il risultato si vedrà domani dopo la partita”.
Sappiamo che la Lazio segna gol su palle ferme, perché il risultato dell’andata?
“Preferisco puntare su come gioca il giocatore, anzi che su chi gioca. Punto sul metodo non sui singoli, voglio solo sapere se il mio giocatore riesce a fare quello che gli chiedo. Non credo che all’andata abbiamo sbagliato. Sulle palle inattive ci abbiamo lavorato, anche dopo lo scontro con il Trabzonspor”.
Quali fattori servono per affrontare l’ambiente in cui ci troviamo?
“Quello che posso dire è che per superare il turno dobbiamo segnare almeno un gol, ci siamo preparati per questo. Serve una collaborazione in campo e fuori campo, nei termini di rischi. Speriamo di farcela”.
Il pareggio dell’andata non è una sorpresa, considerate la possibilità dei rigori?
“Tutte le partite a scontro diretto si preparano nello stesso modo. Non ho mai pensato di far allenare i miei per raggiungere i rigori”.
Avete fatto la storia nel calcio mondiale, nel calcio non si difende soltanto…:
“L’approccio difensivo non è sempre applicabile, ci sono casi differenti. Durante la mia carriera ho tentato di applicarlo, vedendo l’Europa ci sono vari esempi, come l’Inter quando ha vinto la Champions. Bisogna valutare le condizioni della squadre e le caratteristiche della stessa. Il metodo odierno proviene dalla mia carriera da giocatore, sono stato un attaccante e so cosa vuol dire questo, ora mi trovo più maturato in questo campo”.
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