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Guerrieri: “Sono cresciuto, ora voglio dimostrare il mio valore ovunque andrò”
NOTIZIE LAZIO – Il giocatore romano pensa già alla prossima stagione…
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NOTIZIE LAZIO -Guido Guerrieri ha vissuto la stagione biancoceleste all’ombra dei suoi compagni Marchetti e Berisha. Ma è ora di dimostrare le sue qualità, non a casa è stato premiato a Fiuggi come ‘Migliore giovane portiere’. Ha raccontato così il riconoscimento ottenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:
“Ho ritirato ieri questo riconoscimento. Per un giovane fa molto piacere, sono attestati che mi stimolano a fare del mio meglio e a impegnarmi sempre di più per diventare un buon giocatore”.
Sul passato, presente e futuro: “L’anno scorso è stata un’annata positiva, abbiamo raggiunto traguardi importanti. In questa stagione senza dubbio mi è mancata la partita e i tempi di gioco, ma l’annata è stata comunque positiva e ho imparato molto. Federico (Marchetti, ndr) e Berisha mi hanno aiutato molto. Da parte mia ho sempre cercato di dare il massimo ogni allenamento con la speranza di poter scendere in campo la domenica. Dopo quattordici anni forse si è chiuso un piccolo ciclo. Il prossimo anno andrò a fare un’esperienza in prestito. Con la Fiorentina ho sognato l’esordio, però questo mi fornisce ancora più stimoli e rabbia affinché possa accadere in breve tempo. Ora devo pensare solo al presente e alla nuova stagione che sta arrivando. In qualsiasi squadra in cui andrò dovrò dimostrare il mio valore. Ma sono laziale, mi sento laziale e il mio futuro lo vedo qui”.
Sul gruppo e sui valori di una squadra: “Il calcio è fatto di undici giocatori, è un gioco di squadra. Se non c’è gruppo è difficile vincere, serve l’aiuto di tutti. Il Leicester ne è un esempio, la coesione è essenziale per raggiungere determinati risultati”. Nel calcio sono fondamentali determinati valori: “Le sconfitte vanno sempre viste nel lato positivo per capire dove migliorare. Anche quando le cose vanno bene, non bisogna esaltarsi e restare umili. Proprio la giusta umiltà è l’aspetto principale. Devo ringraziare i miei genitori per come mi hanno cresciuto. Un mio difetto? Ne ho tanti, sono anche un po’ permaloso (ride, ndr)”.
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