CONFERENZE STAMPA
Lulic: “Se giochiamo da squadra non dobbiamo temere nessuno, triste lo stadio vuoto”
CONFERENZE STAMPA – Il biancoceleste: “Vogliamo arrivare in fondo all’Europa League…”
Pubblicato il 24/2 alle 19.07
CONFERENZA STAMPA – Iniziano ad accendersi i riflettori su Lazio-Galatasaray, match di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Dopo l’1-1 della Turk Telekom Arena i biancocelesti ospitano gli uomini di Denizli all’Olimpico. Per presentare la sfida, al fianco di mister Pioli si è presentato Senad Lulic:
LULIC IN CONFERENZA STAMPA
Che partita ti aspetti?
“Mi aspetto una partita difficile, conosciamo meglio l’avversario e per questo abbiamo un piccolo vantaggio. Vogliamo giocare uniti, da squadra, e portare il risultato a casa”.
In passato avete dimostrato di fare difficoltà nel gestire i risultati. L’approccio alla partita sarà importante?
“Domani facciamo vedere che siamo in grado di gestire il risultato”.
Avete degli stimoli in più a giocare in Europa?
“Abbiamo fatto bene in Europa e vogliamo continuare. E’ inutile parlare di campionato, vogliamo concentrarci per domani. Vogliamo continuare su questa strada positiva, poi da venerdì pensiamo al campionato”.
Stagione al di sotto delle aspettative, quanto conta domani? Hai rinnovato il contratto, cosa ti senti di dire ai laziali?
“L’Europa conta tantissimo, l’anno scorso abbiamo fatto un gran campionato per arrivare in Europa. Vogliamo arrivare fino alla fine. Arrivando in Europa League e giocare con lo stadio vuoto è triste, ti sacrifichi tutto l’anno e giocare in uno stadio vuoto, mi aspetto che domani allo stadio ci sia gente a darci una mano”.
Quali sono le cose a cui fare maggiormente attenzione?
“Abbiamo anche noi esperienza, l’unica cosa è che dobbiamo giocare uniti come una squadra. Se giochiamo da squadra non dobbiamo avere paura di nessuno. Abbiamo tanti giocatori con esperienza”.
Cosa ti ha convinto a rinnovare?
“Non so se è il tempo giusto di parlarne, domani la partita è molto importante. Qui mi sento a casa, mi hanno fatto capire che abbiamo in futuro grande voglia di vincere e fare una grande squadra”.
Ci sono differenze nello spogliatoio rispetto all’anno scorso?
“Non c’è differenza, però ogni tanto in campo sì. L’anno scorso andava tutto perfetto e quest’anno pensavamo lo stesso. Confermarsi il secondo anno è più difficile, forse abbiamo pensato che sarebbe stato più facile. Se ognuno molla un centimentro diventa difficile, se torniamo a giocare come una squadra unita torneranno anche i risultati positivi”.
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