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Matri vs Borriello, la sfida tra i bomber girovaghi della serie A
FACCIA A FACCIA – Guideranno l’attacco di Lazio e Carpi, entrambi scuola Milan ma esplosi lontano da casa…
Pubblicato il 5/01 alle ore 10.00
FACCIA A FACCIA – Nel giorno dell’Epifania torna la Serie A. La Lazio riparte dopo la sosta contro il Carpi all’Olimpico, in un match che potrà sancire il definitivo rilancio della squadra di Pioli. I biancocelesti, esaltati dalla vittoria a San Siro sull’Inter capolista, giocheranno contro la penultima in classifica, una squadra però in grado di mettere in difficoltà Fiorentina, Juventus, Inter e Napoli. Contro le grandi i ragazzi di Castori non fanno sconti e per la sfida alla Lazio si affideranno al loro attaccante migliore, Marco Borriello. A fare gli onori di casa però ci sarà il collega Alessandro Matri, il più in forma dei capitolini.
IL SAPORE DEL GOL – Pane e gol, palloni e reti. Alessandro Matri nasce con l’istinto del bomber e lo coltiva nelle giovanili del Milan studiando dal maestro Inzaghi. Poi gira l’Italia in cerca della sua isola felice, che trova in Sardegna, con la maglia rossoblù del Cagliari. A suon di gol il suo nome diventa quello di un’attaccante di grande livello, la sua esultanza un must e la sua carriera esplode: Juventus, Fiorentina, Genoa e ancora Milan, stavolta da adulto, ma non è più la stessa poesia. Così ecco che bussa la Lazio nel rush finale dell’ultimo calciomercato estivo e anche se a Roma ci arriva in prestito, respira già aria di casa. Dopo 4 mesi in biancoceleste Matri conquista tutti, in primis Pioli, tecnico che dopo tanti dubbi gli regala una meritata maglia da titolare. La Lazio è protagonista di una stagione in bilico tra la crisi e la voglia di non mollare, così la luce in fondo al tunnel porta la firma proprio del centravanti: dopo il misero bottino di 1 punto nelle ultime 6 gare, la Lazio pareggia con la Sampdoria e batte l’Udinese in coppa Italia, risultati arrivati grazie a due gol consecutivi proprio di Matri, titolare anche a San Siro in una notte da sogno. Così alla sosta natalizia Matri è il miglior attaccante della rosa: 3 volte a segno in campionato, 2 in Europa League e 1 in Coppa Italia.
BESTIA NERA – Milan, Genoa e Roma. Non c’è maglia che tenga, quando vede biancoceleste Borriello si esalta. In 16 presenze totali contro la Lazio, il centravanti nato a Napoli ha segnato fino ad oggi 7 gol, vincendo ben 9 volte (2 i pareggi e 5 le sconfitte). L’aquila è la sua vittima preferita dopo l’Udinese, una rivalità cresciuta nel tempo e covata ai tempi della Roma: “Per me contro la Lazio sarà come un derby – spiegò prima di un Genoa-Lazio – ho giocato con i giallorossi e sono stato molto bene lì”. Il Grifone però rimane la sua parentesi migliore, impreziosita da 31 gol in 73 presenze, anche se il percorso nelle giovanili è interamente compiuto al Milan. Come per Matri la sua fortuna sarà lontano da Milanello, tanto che al suo arrivo alla Roma di Ranieri nell’agosto del 2010 si presenta già come uno dei migliori centravanti nel panorama calcistico italiano. Nella capitale però le pressioni lo divorano e la sua avventura sarà costellata da più bassi che alti, così dopo 1 anno e mezzo è di nuovo in viaggio: Juventus, Genoa, West Ham e ancora Genoa, fino alla scadenza del contratto e al matrimonio che non ti aspetti. La neopromossa Carpi ha bisogno di gol e lui corre in soccorso, reinventandosi centravanti da salvezza.
IL CONFRONTO – Ma in quanti club hanno giocato e segnato i bomber girovaghi di Lazio e Carpi? In totale 20: nove le maglie vestite da Matri (Milan, Prato, Lumezzane, Rimini, Cagliari, Juventus, Fiorentina, Genoa e Lazio), undici le spose di Borriello (Milan, Treviso, Triestina, Empoli, Reggina, Sampdoria, Genoa, Roma, Juventus, West Ham e Carpi). Entrambi sono cresciuti nel Milan, ma non sono sbocciati in un ambiente difficile ed esigente come quello rossonero, trasformandosi da risorse ad esuberi. Specialisti nel giro d’Italia in Serie A, forse è proprio questo il loro destino: far esultare e sognare da nord a sud, perché per ogni bomber che si rispetti la vera patria è solo il gol. Tappa fissa che nei curriculum di Matri e Borriello non manca mai.
Giorgio Marota
TWITTER: @GiorgioMarota
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