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Mauricio: “Jardel o Slimani? La Lazio è una casa accogliente”.
NOTIZIE LAZIO – Il difensore brasiliano elogia Klose: “E’ fantastico, è sempre disposto ad aiutarti…”
NOTIZIE LAZIO – Mauricio ha deluso le aspettative. Il difensore brasiliano, infatti, in questa stagione molto negativa per tutta la Lazio, non ha reso come nel suo primo anno in Italia. Al termine di dodici mesi molto difficili, il 27enne si è raccontato in una lunga intervista, qui sotto riportata, al portale portoghese ‘Desporto ao Minuto’.
Com’è stato l’adattamento al calcio italiano?
“E ‘stato veloce. La mia parentesi in Portogallo mi ha influenzato positivamente. Alla Lazio sono diventato titolare dopo due giorni che sono arrivato, tutto è accaduto molto rapidamente e positivamente“.
E’ diverso dal calcio portoghese?
“Il calcio italiano si distingue da tutto il mondo per l’applicazione tattica della difesa, è fondamentale in Serie A. Inoltre si cerca sempre di giocare in anticipo. Ho avuto la fortuna di osservare e comprendere rapidamente”.
Com’è condividere lo spogliatoio con un simbolo del calcio come Miroslav Klose?
“Klose è una persona sensazionale, molto professionale e cordiale. Si sforza molto per aiutare le persone. Al mio arrivo in Italia mi ha sempre seguito, giorno per giorno, per farmi comprendere la mia posizione nella squadra. E ‘sempre il primo ad arrivare e l’ultimo a lasciare il campo”.
Si dice che la Lazio può assumere diversi giocatori in Portogallo, come Jardel, Aquilani o Slimani. Sarebbero buone operazioni?
“Ogni volta che posso, seguo lo Sporting e, di conseguenza, tutto il campionato. Tutti gli atleti sono esperti e in grado di rendere bene anche in altri club. La Lazio è una casa accogliente e lo sarà per coloro che arriveranno”.
Nella sua prima stagione alla Lazio siete arrivati terzi in campionato, quest’anno è stato invece ottavi. Che cosa è andato meno bene?
“E ‘vero, nella mia prima stagione da titolare abbia conquistato un posto in Champions League, cosa che non accadeva da otto anni. Tutta la squadra era in un’ottima forma fisica e psicologica. Certe volte ci è mancata la fiducia quest’anno, dove abbiamo fatto male. Abbiamo imparato dagli errori e sappiamo che dobbiamo tornare a lavorare per ottenere dei risultati migliori nella prossima stagione”.
Speri ancora in una convocazione con il Brasile?
“La squadra brasiliana è sempre sul mio radar. Sarei orgoglioso di difendere il mio paese e lavoro molto per essere in grado di raggiungere questo obiettivo. I buoni risultati nel club mi possono aiutare ad avere questa opportunità”.
R.C
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