Nel ricordo di Chinaglia, bandiera di una Lazio che regalava emozioni

NOTIZIE LAZIO – E’ il giorno del ricordo per il mondo Lazio. Il 1 aprile di 4 anni fa moriva Giorgio Chinaglia, bandiera biancoceleste e autentico protagonista del primo Scudetto della storia laziale. “Long John” è immortale per tutti: grandissimo attaccante, poi presidente della Lazio, un uomo appassionato di calcio, con in grado di regalare sempre, nel bene e nel male, emozioni ad un intero popolo. Un personaggio controverso: dopo essere stato amato alla follia fu criticato anche dai laziali stessi per alcune scelte, come quella di lasciare la Lazio nel 1976 per andare a giocare in America (con la squadra in piena lotta per non retrocedere) e per la poco oculata gestione da patron. Ma Chinaglia è stato sempre un fiume in piena. Indimenticabili le sue esultanze sfrenate, il suo dito puntato contro la Curva Sud romanista che ispirò anche Paolo Di Canio. Del resto fu proprio lui a pronunciare la frase: “Di Lazio ci si ammala inguaribilmente”. Oggi, l’intero mondo biancoceleste si inchina al suo re, perché per tutti, giovani e non, “Giorgio Chinaglia è il grido di battaglia”. Nel paradiso degli eroi biancocelesti per lui c’è ancora un tripudio di amore e di bandiere, nel ricordo di una Lazio d’altri tempi, in cui contavano soprattutto i sentimenti.

Giorgio Marota