Lo chiamano “Luanel Messi”. Storia del fenomeno brasiliano che ha stregato Tare…

CALCIOMERCATO LAZIO LUAN – Tecnico, veloce, letale. Così si potrebbe definire Luan, l’attaccante del Gremio che ha stregato Tare. Campione Olimpico col Brasile Under 23 ai Giochi di Rio de Janeiro nel 2016, con tre gol e due assist. Campione del Sudamerica con otto gol in Libertadores, di cui una, bellissima, in finale e vice-Campione del Mondo (sconfitta in finale col Real) nel 2017. 15 marcature e 6 assist in stagione coi nerazzurri carioca ed una clausola rescissoria fissata a circa 18-20 milioni.

ORIGINI – La storia di questo ragazzo classe 1993, alto 180cm, così come l’etichetta di “nuovo Ronaldinho” o “Luanel Messi” che gli è stata affibbiata in patria, è alquanto particolare: calcisticamente, nasce nel “futsal”, dopo un’infanzia non felicissima, con la morte del padre per un incidente in moto quando lui aveva soltanto cinque anni ed un legame a tratti “morboso” con la madre, sulla quale riversa tutta la propria gratitudine per aver avuto successo nella vita.

CARATTERISTICHE – A guardarlo, è impossibile non parlare di un fenomeno. Tocco di palla fuori da ogni norma, classe, dribbling ubriacanti, senso del gol: il mix esplosivo di un predestinato. L’atteggiamento che assume in campo è beffardo: appare indolente, rallenta i ritmi, espone il pallone all’avversario. Attende la mossa insomma, poi salta l’uomo con una rapidità di gambe impressionante.

MERCATO – La Lazio ci aveva provato già la scorsa estate, così come la Roma, l’Inter, l’Atalanta, la Sampdoria, il Liverpool e lo Spartak Mosca. L’investimento, per un calciatore di quasi 25 anni, poco considerato dal CT della Seleçao Tite (una presenza di sei minuti) e che non si è mai misurato con una realtà tecnico-tattica come quella di un campionato europeo, appare, però, piuttosto alta. Certo è che, in questa Lazio, sarebbe difficile trovargli un posto. Salvo cessioni eccellenti, quindi, Luan non vestirà di biancoceleste.

Giordano Grassi