Supercoppa, da Immobile alla Lazio: è la serata sfata-tabù

SUPERCOPPA JUVENTUS LAZIO IMMOBILE GOL – Tanti tabù sono stati (finalmente) spezzati. Il primissimo è stato quello dei gol: col rigore di Ciro Immobile al 32′ la Lazio è tornata a bucare la porta della Juventus dopo due anni. L’ultima volta c’era riuscita nella finale di Coppa Italia del 20 maggio 2015 con Radu che sbloccò il match con un colpo di testa. Dopodiché si susseguirono sette match nei quali i pali bianconeri rimasero immacolati.

Per quanto riguarda l’attaccante partenopeo, autore di una doppietta decisiva, ieri in un colpo solo ha segnato il doppio dei gol che aveva rifilato fin qui alla Vecchia Signora. Il numero 17 di Inzaghi, infatti, vantava una sola rete all’attivo contro la sua ex squadra, datata stagione 2012/2013 quando indossava la maglia del Genoa. Festa grande non solo per le reti, ma anche per il tabù più importante ormai infranto: quello della vittoria. Dopo 9 sconfitte ed 1 pari, Immobile colleziona il primo successo in carriera contro la Juventus. Ha dovuto attendere molto tempo, ma alla fine si è preso la rivincita con tutti gli interessi.

Discorso analogo per la Lazio che, dopo 13 incroci ufficiali, torna a battere i campioni di Italia. Non accadeva dalla semifinale di Coppa Italia della stagione 2012/2013, dopo il quale aveva collezionato un poco inviabile bilancio di 12 sconfitte, 1 solo pari, 20 gol subiti ed appena uno fatto. Anche qui gli interessi sono stati riscattati tutti: le Aquile non rifilavano 3 gol alla truppa torinese dal lontano 18 maggio 2001, quando all’Olimpico si imposero 4-1 con le doppiette di Crespo e Nedved.

Chiusura dedicata all’altro grande protagonista della serata, colui che ha guidato la squadra alla vittoria: Simone Inzaghi. Il tecnico laziale, dopo quattro sconfitte senza aver mai realizzato un gol, riesce a battere per la prima volta in carriera il collega Allegri.

D.G.