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Premio Lazialità. Lulic: “Il 71 lo porto sempre con me!”
PREMIO LAZIALITA’ LULIC – Dopo Radu e Tare, è il turno di Senad Lulic di prendere la parola sul palco del Teatro Ghione nella serata del Premio Lazialità…
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PREMIO LAZIALITA’ LULIC – Dopo Radu e Tare, è il turno di Senad Lulic di prendere la parola sul palco del Teatro Ghione nella serata del Premio Lazialità. Il bosniaco ha ripercorso la sua carriera in biancoceleste:
PERCORSO – “Quando penso al mio Paese mi viene in mente subito la guerra. Nel 1998, dopo la guerra, sono andato in Svizzera, avevo 12 anni. Quando ero in Bosnia e c’era la possibilità giocavo a calcio, ma lì le preoccupazioni spesso erano altre. In Svizzera ho cominciato a giocare a Coira, una città piccolina, poi da lì sono andato a Bellinzona, poi Grasshoppers, Young Boys e alla fine Lazio. Quando sono arrivato a Roma era il periodo di Cana, Klose, Konko. Io non avevo pressioni, perché non mi conosceva nessuno. Quindi ho affrontato tutto con tranquillità”.
26 MAGGIO – “Il 71 lo porto sempre con me. Ho iniziato da poco a realizzare cosa è successo quel giorno. Per me essere qui stasera è bellissimo e quel gol in quel derby è il vanto che mi porta a essere tra voi. Le foto con la Coppa ce l’ho tutte, sono un ricordo prezioso”.
FASCIA CAPITANO – “È stato un bel riconoscimento, soprattutto da parte di Radu, per me il vero capitano è lui. È un capitano che si nasconde. Nella Lazio di capitani ce ne sono tanti”.
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