LEGGO (E.Sarzanini) – Carico, sereno e sorridente. E’ un Felipe Anderson nuovo di zecca quello che si appresta a vivere la sua quinta stagione con la maglia della Lazio. I mal di pancia invernali sono solo un brutto ricordo. Il brasiliano sta vivendo una sorta di seconda giovinezza. Tutto merito di Simone Inzaghi che, dopo averlo stimolato in inverno utilizzandolo per gran parte della stagione esterno destro, posizione a lui poco congeniale, in ritiro lo premiato riportandolo in attacco. Tutto merito di Keita e dei suoi capricci. Con il senegalese in uscita, il tecnico ha eletto Anderson seconda punta. Certo, tra i due le differenze sono tante: il senegalese è più esplosivo, ha tanta forza nelle gambe e movimenti prettamente da seconda punta mentre il brasiliano ha più le caratteristiche del trequartista, del rifinitore. Eppure è proprio da seconda punta che, con Pioli in panchina, il brasiliano ha fatto vedere le cose migliori con la maglia della Lazio. Per questo adesso è ancora più carico: «Vicino alla punta è per me un ruolo nuovo, mi piace, sto più vicino alla porta – ha spiegato in ritiro -. I tifosi mi chiedono sempre i gol, adesso potrò puntare la porta avversaria».
Anderson è oggi uno dei big della Lazio, uno dei giocatori più amati, Inzaghi punta forte su di lui, sa di poter contare su un giocatore duttile che all’occorrenza può ricoprire diversi ruoli. La sua sarà infatti una Lazio camaleontica: si partirà dal 3-5-2 per poi passare, all’occorrenza, al più collaudato 4-3-3, modulo che lo scorso anno ha segnato il ritorno dei biancocelesti in Europa. Il brasiliano dal canto suo sa quanto è diventato importante per la squadra ed è pronto per la sfida. Sogna una stagione da protagonista ma soprattutto di poter finalmente giocare in Champions League, suo vero cruccio. Un obiettivo che secondo Anderson si può centrare anche grazie all’apporto dei tifosi: «Loro sono incredibili, ci riempiono di affetto, sono caldi ha spiegato ad Auronzo -. Ci caricano, quest’anno in ritiro sono venuti in tanti a sostenerci. Questo è quello che ci serve per poter affrontare al meglio le partite che verranno, sarà un anno duro. L’affetto dei tifosi ci aiuta. Dobbiamo mettere benzina nelle gambe per tutta la stagione, la forza che useremo in questa stagione si costruisce in ritiro».