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ACCADDE OGGI. Furia Lazio, pallottoliere per la Fiorentina: è 8-2!
ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…
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LAZIO – 5 marzo 1995. Di solito mi limito a riportare i fatti accaduti con quel filo di distacco che il ruolo mi impone, ma non ne sarei in grado in questo caso. Il 5 marzo 1995, in una ventiduesima giornata di un campionato italiano denso di stelle, la Lazio vince 8-2 con la Fiorentina in una partita matta, frenetica, stracolma di episodi, dove il risultato non conta più, c’è dell’altro, probabilmente riassumibile nella magia di questo sport. Nella mia testa di bambino innamoratosi del pallone prima ancora che del latte materno o degli omogeneizzati, quel giorno rimane e rimarrà per sempre come uno del più emozionanti mai vissuti. E non per una vittoria, un trofeo, una soddisfazione. Ma per avermi palesato l’esistenza di qualcosa di più grande, che non è niente di diverso da quello che molti “luminari calcistici” chiamano “Dio del pallone”, tirandolo opportunamente in ballo laddove ci sia da sotterrare qualche manchevolezza. Nel 1995 la Serie A non si guardava, ma la si sentiva raccontare, alla radio o alla tv. Una-due volte l’anno, evento più unico che raro, veniva trasmessa una partita in chiaro. Di tanto in tanto, passavano random qualche secondo tempo. Io ero spettatore fedelissimo di “Quelli che il calcio” ed il susseguirsi di collegamenti dall’Olimpico, quel famoso giorno, mandò totalmente in tilt la scaletta del programma. Segnarono, nell’ordine, Casiraghi, Negro e Cravero su rigore nel primo tempo, poi Casiraghi, Boksic, Rui Costa, Batistuta su penalty, ancora Casiraghi, il giovane Di Vaio ed infine, ancora una volta dagli undici metri, di nuovo Casiraghi, che firma così il poker personale, nel secondo.
STORIA – 5 marzo 1943. Nasce a Poggio Bustone, in provincia di Rieti, l’indimenticabile Lucio Battisti, colosso della musica leggere italiana del Novecento. Da autodidatta imparò, con la sua chitarra, a fondere il pop con la nera ed il rock d’oltreoceano. Dopo un breve periodo nel gruppo “I Campioni”, l’incontro col paroliere Giulio Repetti, in arte Mogol, darà vita al sodalizio più prolifico della storia della canzone italiana. Innumerevoli i capolavori lasciati in eredità, da “Il mio canto libero” a “Non è Francesca”, da “Acqua azzurra acqua chiara” a “I giardini di marzo”, intonata a squarciagola da tutto l’Olimpico dopo ogni vittoria della Lazio.
SPORT – 5 marzo 1977. Compie 40 anni Taismary Aguero, campionessa di pallavolo, nata a Cuba e naturalizzata italiana dopo il matrimonio con Alessio Botteghi. Di ruolo opposto, ha vinto con la Nazionale caraibica due ori olimpici, due Mondiali e due Coppe del Mondo, mentre con l’Italvolley due campionati europei ed una Coppa del Mondo.
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