ROCCHI: “Il ricordo più bello? Il gol nel derby del 6 gennaio 2005 e la Supercoppa vinta con la LAZIO”

NOTIZIE SS LAZIO – «Sinceramente mi stupisco del disinteresse che sto registrando nei miei confronti in quest’estate da parte delle squadre italiane. Dall’estero ho ricevuto una serie di proposte anche interessanti, ma veramente mi ha spiazzato il fatto che nessuno in serie A pensi a me». Sono alcune delle parole di Tommaso ROCCHI, intervistato alle pagine de “Il Gazzettino”. Questo uno stralcio della sua intervista
Sulle proposte dall’estero
 L’ultima è stata quella dell’Ajaccio, ma ne ho ricevute di particolarmente interessanti anche da Dubai, dalla Malesia e dall’Australia. Un’esperienza all’estero potrebbe essere affascinante ma sinceramente mi sento di poter giocare ancora un paio d’anni in Italia».

La preparazione attuale
«Continuo la mia preparazione individuale nel parco della mia villa inframezzando il lavoro con qualche pausa in famiglia. Poi nel weekend fuga al mare: Sabaudia è diventata la mia meta preferita. Non ha la spiaggia bella come Fregene ma ha un’acqua davvero splendida».

Gli anni alla LAZIO
«Già la maglia della Lazio me la sono praticamente cucita addosso: nove anni, anche da capitano, con 100 reti segnate in biancoceleste tanto da essere tra i primi cinque bomber del club. Quindi gli ultimi sei mesi all’Inter. Sono a Roma da tanto tempo che ormai mi sento romano e questa è casa mia. Qui ho costruito la mia famiglia e sto facendo crescere i miei figli che parlano anche in romanesco…».

Il momento della sua carriera che ricorda con più felicità
«Di ricordi belli ne ho più di uno. Innanzitutto la tripletta alla Juventus. Poi il primo gol nel derby contro la Roma: è stata un’emozione unica. Era il 6 gennaio 2005 e la Lazio non vinceva da quattro anni: abbiamo segnato io e Di Canio e il successo è arrivato per 2-1. Poi il momento in cui ho alzato la Supercoppa a Pechino, battuta l’Inter».

Il derby a Roma
«È stata una sorpresa per me che arrivavo da fuori Qui si vive l’intera stagione solamente in funzione di quelle due partite. L’ho scoperto proprio all’indomani del mio primo derby, quello vinto anche con un mio gol. Lunedì mattina passa un fattorino a fare una consegna e si complimenta, mi ringrazia per aver interrotto la lunga astinenza biancoceleste e pi aggiunge: “mi raccomando prepararsi bene per vincere il prossimo derby”. Appena disputato era già in archivio con tutta l’attenzione già sul prossimo. E dall’uno all’altro c’è lo sfottò continuo, l’attesa veramente febbrile. Solo qui si vive così la stracittadina»